Petali di Fabrizio Graziosi proiettato a Spazio5

Vera e Dalila, due ragazze transgender, vanno ad una festa. Una delle due conosce un ragazzo, Kevin, cisgender fidanzato con Giulia. Tra Kevin e Giulia le cose non vanno molto bene anche se i due sono in procinto di convivenza. Dalila e Kevin cominciano a frequentarsi, man mano nasce un sentimento più forte tra i due che purtroppo viene interrotto da un brutto episodio di violenza. I due si allontano interrompendo la magia che si è creata tra loro. I due sembrano esser tornati alle loro rispettive vite con gli strascichi lasciati da quell’episodio.
Petali nasce da un’esigenza molto chiara: il voler raccontare una storia semplice, di vita quotidiana prendendo in considerazione una tematica come quella transgender sovente affrontata con il metro del giudizio e della chiusura invece che dell’apertura nei confronti dell’argomento stesso. Nella vita odierna dal nostro punto di vista una persona appartenente a questa categoria viene assoggettata come un involucro o addirittura un mostro, esseri privi di un loro mondo interno, sentimenti o un passato che li rendano comunque degni di esser considerati/e individui a tutti gli effetti.
Anche sotto un profilo cinematografico, queste figure vengono racchiuse nel ruolo della prostituta costretta a fare quello per mancanza di opportunità anche minime o della persona che si droga perché incompresa dai più. Cosa leggermente “etichettante”.
Petali nasce anche dal momento storico che stiamo vivendo; un periodo difficile che ci ha portato all’isolamento riscoprendo almeno in parte l’importanza di tutto ciò che è immateriale come sentimenti, amore, amicizia, legami personali, il sostegno reciproco.
Prendendo in considerazione tutto ciò, la finalità del corto è raccontare il mondo interno che questi esseri umani hanno, ricchi di sfumature come ognuno di noi.
Petali di Fabrizio Graziosi - regia: Davide Boccalini; sceneggiatura: Fabrizio Graziosi; fonico: Matteo Cumbolotti; costumi: Susanna Giangiacomo; trucco: Camilla Proietti, Gabriella Lovascio; scenografia: Mariangela Lonigro; actor coach: Nicolas Paccaloni; operatore camera: Giorgio Neri; montaggio: Michele Grano, Marialaura Zaccagni; interpreti: Fabrizio Graziosi, Raffaele Rizzo, Luigi Terrazzino, Francesca Marzotto, Giovanni Napoletani; edizione: Annalisa Fania, Sofia Gizzi, Giuseppe Chirieleison - è stato proiettato a Spazio5 venerdì 22 aprile 2022.
Ultimi da Rossano Colagrossi
- Cento anni ma non li dimostra: la bonifica sfida la crisi climatica
- Nei 10 selfie di Symbola le eccellenze del manifatturiero Made in Italy
- Consumo di suolo, raggiunto il livello più alto degli ultimi 10 anni
- Mai più ghetti, la petizione anticaporalato raggiunge quota 20 mila firme
- Il lavoro protagonista alla 79ma Mostra di Venezia