Tre anni senza Robert Loggia, interprete di “Scarface”, "Doppio taglio" e “Il senso di Smilla per la neve”

Nato a Staten Island - a New York - nel gennaio 1930 da genitori siciliani emigrati negli Stati Uniti, Salvatore Loggia - meglio noto con il nome d’arte Robert Loggia -, dopo aver studiato giornalismo all’Università del Missouri, presta servizio militare nell’Esercito e nel ’51 viene inviato in Corea.
Tre anni dopo, nel ’54, esordisce in tv. Nel corso della sua carriera televisiva, proseguita ininterrottamente per oltre cinquant’anni, apparirà più o meno ovunque. Dite un qualunque telefilm, serie televisiva o miniserie tv americana dagli anni Cinquanta fino oltre il 2010 e, in uno o più episodi, troverete Robert Loggia. Ricordiamo Alfred Hitchcock Presents, Il dottor Kildare, Perry Mason, La parola alla difesa, Ironside, Ai confini dell’Arizona, Cannon, Mannix, F.B.I., Le strade di San Francisco, Sulle strade della California, Kojak, Starsky & Hutch, Agenzia Rockford, Il Tenente Colombo, Ellery Queen, Pepper Anderson Agente speciale, Charlie’s Angels, La donna bionica, Wonder Woman, Love Boat, Magnum P.I., La signora in giallo, Favorite Son, Tom Goes to the Major, Queens Supreme, I Soprano, I Griffin, Detective Monk, Men of a Certain Age, HawaiiFive-0, nonché vari film tv (Raid to Entebbe - I leoni della guerra, 1977 - di Irvin Kershner, A Woman Called Golda - Una donna di nome Golda, 1982 - di Alan Gibson, con la grande Ingrid Bergman - nel suo ultimo ruolo prima della sua scomparsa - La ciociara - 1988 - di Dino Risi, remake del celebre film di Vittorio De Sica del 1960 tratto dal libro omonimo di Alberto Moravia, Afterburn - 1992 - di Robert Markovitz, Capsula di salvataggio - 1993 - di Ron Silver, Le ali degli angeli - 1993 - di Larry Shaw, Volo 771: missione Norfolk - 1993 - di Roger Young, Una prova difficile - 1994 - di Robert Butler, Verdetto apparente - 1996 - di Heywood Gould, Bonanno: la storia di un padrino - 1998 - di Michel Poulette)
Da protagonista, interpreta la miniserie tv Disney The Nine Lives of Elfego Baca (1958/59) e soprattutto, nel 1967/68, è superlativo nel ruolo di Thomas Hewitt Edward Cat, detto “Il Gatto”, un ex trapezista ed ex ladro di gioielli che lavora come guardia del corpo professionista in T.H.E. Cat, telefilm creato da Harry Julian Fink (il quale, pochi anni dopo, creerà il personaggio dell’Ispettore Callaghan, interpretato da Clint Eastwood in cinque film fra il 1971 ed il 1988), arricchito dalle musiche di Lalo Schifrin (futuro autore delle musiche di Bullitt di Peter Yates, Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo di Don Siegel, Una 44 magnum per l’ispettore Callaghan di Ted Post, I tre dell’Operazione Drago di Robert Clouse, La nave dei dannati di Stuart Rosenberg, Brubaker di Stuart Rosenberg, Competition di Joel Oliansky e Mission: Impossible di Brian De Palma), e girato a San Francisco (magnificamente fotografata in notturna). Cat lavora come guardia del corpo grazie alle sue abilità, fra cui il furto, la mimetizzazione, le arti marziali, il lancio del coltello e la capacità di arrampicarsi ed intrufolarsi silenziosamente e di nascosto quasi ovunque. Thomas viene ingaggiato presso la “Casa del Gato”, un club di proprietà dello zingaro ispanico Pepe. Tuttavia, la serie non verrà apprezzata come invece avrebbe meritato, sarà un insuccesso di pubblico e, a causa del basso share, verrà soppressa dopo una sola stagione (circa venticinque episodi da mezz’ora l’uno).
Nel 1989/90 interpreta l’agente dell’F.B.I. Nick Mancuso in Mancuso F.B.I., un’altra serie televisiva che verrà soppressa dopo una sola stagione (circa venti episodi da tre quarti d’ora l’uno).
Al cinema esordisce nel 1956 in un ruolo secondario in Lassù qualcuno mi ama (1956) di Robert Wise, in cui lavora con un giovane Paul Newman al suo secondo film. Nei successivi venti/venticinque anni, sia pur apparendo in vari film (La giungla della settima strada - 1957 - di Vincent Sherman e Robert Aldrich, L’assassino ha lasciato la firma - 1958 - di William Berke, Salvate la Terra! - 1958 - di Lester e William Berke, Il western Il vendicatore del Texas - 1963 - di Tay Garnett, La più grande storia mai raccontata - 1965 - di George Stevens, Che! - 1969 - di Richard Fleischer, Porgi l’altra guancia - 1974 - di Franco Rossi, in cui lavora con Bud Spencer e Terence Hill, La vendetta della Pantera Rosa - 1978 - di Blake Edwards, La nona configurazione - 1980 - di William Peter Blatty, Piedone d’Egitto - 1980 - di Steno, quarto film della serie poliziottesca di “Piedone” (dopo Piedone lo sbirro, Piedone a Hong Kong e Piedone l’africano, anch’essi diretti da Steno) ed in cui lavora nuovamente con Bud Spencer), rimane fondamentalmente un volto televisivo.
All’inizio degli anni Ottanta inaugura un periodo fortunato - durato circa vent’anni - in cui apparirà in film di grande successo. Ciò lo porterà anche grazie alla sua bravura d’interprete a diventare un volto noto anche al cinema. Ricordiamo S.O.B. (1981), Sulle orme della Pantera Rosa (1982), Pantera Rosa - Il mistero Clouseau (1983) e Così è la vita (1986), tutti diretti da Blake Edwards, Ufficiale e gentiluomo (1982) di Taylor Hackford, in cui interpreta il padre ubriacone di Richard Gere, Psycho II (1982) di Richard Franklin, mediocre sequel del celebre Psycho (1960) di Alfred Hitchcock (tratto dal libro omonimo di Robert Bloch, pubblicato in Italia da il Saggiatore), Scarface (1983) di Brian De Palma, con Al Pacino ed Harris Yulin, L’onore dei Prizzi (1985) di John Huston, con Jack Nicholson e Kathleen Turner, Doppio taglio (1985) di Richard Marquand, con cui ottiene una meritatissima Nomination all’Oscar come Miglior Attore Non Protagonista, Pazzi da legare (1986) di Mark L. Lester, Over The Top (1987) di Menahem Golan, con Sylvester Stallone, The Believers I credenti del mare (1987) di John Schlesinger, Gaby - Una storia vera (1987) di Luis Mandoki, Big (1988) di Penny Marshall, con un giovane Tom Hanks ad inizio carriera, Senza limiti (1989) di Wiliam Lustig, Campioni di guai (1991) di Stan Dragoti, I gladiatori della strada (1992) di Rowdy Herrington, Inviati molto speciali (1994) di Charles Shyer, in cui lavora con Nick Nolte e Julia Roberts interpretando il direttore del «Chronicle» di Chicago, Bad Girls (1994) di Jonathan Kaplan, Indipendence Day (1996) di Roland Emmerich, Strade perdute (1997) di David Lynch, Il senso di Smilla per la neve (1997) di Billy August, tratto dal libro omonimo del danese Peter Hoeg ed in cui lavora con Julia Ormond, Gabriel Byrne, Richard Harris e Tom Wilkinson, Ad occhi aperti (1998) di M. Night Shyamalan, La proposta (1998) di Leslie Linka Glatter, Il genio (1998) di Stephen Herek, Return to Me (2000) di Bonnie Hunt. Il gioco del destino (2001) di Cleve Nettles.
Negli anni successivi appare in The Deal (2005) di Harvey Kahn, Rain (2006) di Craig DiBona, Forget About It (2006) di B.J. Davis, Wild Seven (2006) di James M. Hausle, The Least of These (2008) di Nathan Scoggins,Schrink (2009) di Jonas Pate e Sicilian Vampire (2015) di Frank D’Angelo.
Come doppiatore, presta la sua voce per i personaggi di Sykes in Oliver & Company (1988) e di Ray Machowski del videogioco Grand Theft Auto III. Inoltre è la voce off nella versione americana del videogioco Scarface: The World Is Yours.
Molto attivo - soprattutto in televisione - anche in età avanzata, la sua ultima apparizione è del 2015, pochi mesi prima della sua scomparsa.
Alessandro Poggiani
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