Un ricordo di Marcello Mastroianni nell’anniversario della sua nascita

Marcello Mastroianni sul set de "Il bell'Antonio" di Mauro Bolognini Marcello Mastroianni sul set de "Il bell'Antonio" di Mauro Bolognini foto Carlo Riccardi
Il grande attore, interprete di film quali “Il bell’Antonio” di Mauro Bolognini, “La dolce vita” e  “8 ½” di Federico Fellini, “L’assassino” e “La decima vittima” di Elio Petri, "Fantasmi a Roma" di Antonio Pietrangeli, " I compagni" e "Casanova '70" di Mario Monicelli, “Rappresaglia” di George Pan Cosmatos, “Una giornata particolare” di Ettore Scola, “Doppio delitto” di Steno e molti altri, avrebbe novantacinque anni.

Nato a Fontana Liri (FR) nel 1924 (muore a Parigi nel dicembre 1996), comincia a recitare molto giovane e,  dalla compagnia del centro teatrale universitario di Roma, passa a quella di Luchino Visconti, con cui recita negli anni compresi fra il 1948 ed il 1956 (La locandiera di Carlo Goldoni,  Tre sorelle Zio Vania di Anton Čechov e molte altre pièces).

Attore moderno e completo, molto versatile e contraddistinto da una recitazione sobria e nello stesso tempo ricca di sfumature, dettagli e sottigliezze psicologiche, si cimenta con successo anche nella commedia musicale (Ciao Rudy, 1969).

Tuttavia, la sua popolarità è connessa soprattutto alla sua lunga carriera cinematografica.

Ricordiamo film quali Parigi è sempre Parigi (1951), Le ragazze di piazza di Spagna (1952) e Il momento più bello (1957) di Luciano Emmer, Cronache di poveri amanti (1954) di Carlo Lizzani, Le notti bianche (1957) e Lo straniero (1967) di Luchino Visconti, I soliti ignoti (1958), I compagni (1963), Casanova ’70 (1965) e Le due vite di Mattia Pascal (1985) di Mario Monicelli, Il bell’Antonio (1960) e Per le antiche scale (1975) di Mauro Bolognini, La dolce vita (1960) 8 ½ (1963), La città delle donne (1980), Ginger e Fred (1986) e Intervista (1987) di Federico Fellini, Adua e le compagne (1960) e Fantasmi a Roma (1961) di Antonio Pietrangeli,  L’assassino (1961), La decima vittima (1965) e Todo Modo (1976) di Elio Petri, La notte (1961) di Michelangelo Antonioni, Divorzio all’italiana (1961) di Pietro Germi, Cronaca familiare (1962) di Valerio Zurlini, Ieri oggi domani (1963), Matrimonio all’italiana (1964) Amanti (1968) e I girasoli (1969) di Vittorio De Sica,  L’uomo dei cinque palloni (1964), La cagna (1971), La grande abbuffata (1973) e Storia di Piera (1983) di Marco Ferreri, Oggi, domani, dopodomani (1965) di Eduardo De Filippo, Luciano Salce e Marco Ferreri, io, io, io… e gli altri (1966) di Alessandro Blasetti, Spara forte, più forte… non capisco (1967) di Eduardo De Filippo, Giuochi particolari (1970) di Franco Indovina, La moglie del prete (1970), Mordi e fuggi (1973) e Fantasma d’amore (1981) di Dino Risi, Scipione, detto anche l’Africano (1971) di Luigi Magni, Correva l’anno di grazia 1870 (1971) di Alfredo Giannetti, Che? (1972) di Roman Polanski, Rappresaglia (1973) di George Pan Cosmatos, Allonsanfan (1974) di Paolo e Vittorio Taviani, Divina creatura (1975) di Giuseppe Patroni Griffi, La donna della domenica (1975) e L’ingorgo (1979) di Luigi Comencini, Signore e signori, buonanotte (1976) di Luigi Comencini, Mario Monicelli, Nanni Loy, Ettore Scola e Luigi Magni, Una giornata particolare (1977), La terrazza (1980), Il mondo nuovo (1982), Maccheroni (1985), Splendor (1988) e Che ora è? (1989) di Ettore Scola, Doppio delitto (1977) di Steno, Così come sei (1978) di Alberto Lattuada, Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici (1978) di Lina Wertmüller, Giallo napoletano (1979) di Sergio Corbucci, La pelle (1981) e Oltre la porta (1983) di Liliana Cavani, Il generale dell’armata morta (1984) di Luciano Tovoli, Enrico IV 1984) di Marco Bellocchio, Il volo (1986) e Il passo sospeso della cicogna (1991) di Theo Anghelopoulos, Stanno tutti bene (1990) di Giuseppe Tornatore, Verso sera (1990) di Francesca Archibugi, Cin cin (1991) di Gene Saks, La vedova americana (1992) di Beeban Kidron, Prét-à-porter (1994) di Robert Altman, A che punto è la notte (1994) di Nanni Loy, La vera vita di Antonio H. (1994) di Enzo Monteleone, Sostiene Pereira (1995) di Roberto Faenza, tratto dal libro omonimo di Antonio Tabucchi, Cento e una notte (1995) di Agnès Varda, Al di là delle nuvole (1995) di Michelangelo Antonioni e Wim Wenders, Tre vite e una sola morte (1996) di Raul Ruiz, Viaggio all’inizio del mondo (1997) di Manoel de Oliveira, uscito postumo qualche mese dopo la sua scomparsa.

 

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.

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