Un ricordo di Robert Loggia nell’anniversario della sua scomparsa

Nato a Staten Island - a New York - nel 1930 da genitori siciliani emigrati negli Stati Uniti, Salvatore Loggia - meglio noto come Robert Loggia -, dopo aver studiato giornalismo all’Università del Missouri, presta servizio militare nell’United States Army e nel ’51 viene inviato in Corea.
Nel ’54 frequenta l’Actors Studio e debutta a Broadway l’anno seguente in The man with the golden arm.
Nel ’56 esordisce al cinema in Lassù qualcuno mi ama di Robert Wise, con un giovane Paul Newman (al suo secondo film) e con altri tre esordienti (Steve McQueen, Robert Duvall e Dean Jones) destinati ad un’ottima carriera; negli stessi anni comincia anche la sua lunga e intensa carriera televisiva, proseguita ininterrottamente per oltre cinquant’anni, ed apparirà più o meno ovunque. Dite un qualunque telefilm, serie o miniserie tv americana di epoche comprese fra la fine degli anni Cinquanta fino oltre il 2010 e, in uno o più episodi, troverete Robert Loggia. Ricordiamo La città in controluce, Alfred Hitchcock Presents, Gli intoccabili, Il dottor Kildare, Perry Mason, La parola alla difesa, Gunsmoke, Selvaggio West, Reporter alla ribalta, La grande vallata, Ai confini dell’Arizona, Ironside, Mannix, F.B.I., Le strade di San Francisco, Sulle strade della California, Kojak, Starsky & Hutch, Agenzia Rockford, Il Tenente Colombo, Ellery Queen, Pepper Anderson Agente speciale, Charlie’s Angels, La donna bionica, Wonder Woman, Quincy, Fantasilandia, Nero Wolfe, La casa nella prateria, Magnum P. I., La signora in giallo, I Soprano, I Griffin, Detective Monk, nonché vari film tv (Raid to Entebbe - I leoni della guerra, 1976 - di Irvin Kershner, A Woman Called Golda - Una donna di nome Golda, 1981 - di Alan Gibson, con la grande Ingrid Bergman - nel suo ultimo ruolo prima della sua scomparsa - La ciociara - 1988 - di Dino Risi, remake del celebre film di Vittorio De Sica del 1960 tratto dal libro omonimo di Alberto Moravia, Afterburn - 1992 - di Robert Markovitz, Capsula di salvataggio - 1993 - di Ron Silver, Le ali degli angeli - 1993 - di Larry Shaw, Volo 771: missione Norfolk - 1993 - di Roger Young, Una prova difficile - 1994 - di Robert Butler, Verdetto apparente - 1996 - di Heywood Gould, Bonanno: la storia di un padrino - 1998 - di Michel Poulette ed altri)
Da protagonista, interpreta la miniserie tv Disney The Nine Lives of Elfego Baca (1958-59, dodici episodi).
Nel 1967-68, è superlativo nel ruolo di Thomas Hewitt Edward “Cat”, detto “Il Gatto”, un ex trapezista ed ex ladro di gioielli che lavora come guardia del corpo professionista in T.H.E. Cat, telefilm creato da Harry Julian Fink (il quale, pochi anni dopo, creerà il personaggio dell’Ispettore Callaghan, interpretato da Clint Eastwood in cinque film fra il 1971 ed il 1988), arricchito dalle musiche del bravissimo Lalo Schifrin e girato in una San Francisco fotografata in notturna (la maggior parte fra gli episodi si svolge in ore serali o notturne). Cat lavora come guardia del corpo grazie alle sue abilità, fra cui il furto, la mimetizzazione, le arti marziali e la capacità di arrampicarsi ed intrufolarsi silenziosamente e di nascosto quasi ovunque. Thomas viene ingaggiato presso la “Casa del Gato”, un club di proprietà dello zingaro ispanico Pepe (interpretato da Robert Curricurt) e sovente collabora con l’esperto capitano McCallister (interpretato da R. G. Armstrong). Tuttavia, la serie non verrà apprezzata come avrebbe meritato e verrà soppressa dopo una sola stagione di circa venticinque episodi.
Nel 1989-90 interpreta il maturo l’agente dell’F.B.I. Nick Mancuso in Mancuso F.B.I., altra serie tv che verrà soppressa dopo una sola stagione di circa venti episodi.
Nei vent’ anni circa compresi fra la fine dei Cinquanta e la fine dei Settanta, sia pur apparendo in alcuni film (La giungla della settima strada - 1957 - di Vincent Sherman e Robert Aldrich, L’assassino ha lasciato la firma - 1958 - di William Berke, Salvate la Terra! - 1958 - di Lester e William Berke, Il western Il vendicatore del Texas - 1963 - di Tay Garnett, La più grande storia mai raccontata - 1965 - di George Stevens, Che! - 1969 - di Richard Fleischer, Porgi l’altra guancia - 1974 - di Franco Rossi, con Bud Spencer e Terence Hill, La vendetta della Pantera Rosa - 1978 - di Blake Edwards, Piedone d’Egitto- 1980 - di Steno con B. Spencer), rimane fondamentalmente un volto noto soprattutto in tv.
All’inizio degli anni Ottanta inaugura un lungo periodo fortunato in cui apparirà in film di grande successo. Mai come protagonista, ma il successo di tali film, insieme alla sua bravura ed incisività, lo porterà a diventare un comprimario di alto livello ed un volto noto anche al cinema. Ricordiamo S.O.B. (1981), Sulle orme della Pantera Rosa (1982), Pantera Rosa - Il mistero Clouseau (1983) e Così è la vita (1986), di Blake Edwards, Ufficiale e gentiluomo (1982) di Taylor Hackford, con Richard Gere, Psycho II (1982) di Richard Franklin, modesto sequel del celebre Psycho (1960) di Alfred Hitchcock - tratto dal libro omonimo di Robert Bloch, pubblicato in Italia da il Saggiatore -, Scarface (1983) di Brian De Palma, con Al Pacino ed Harris Yulin, L’onore dei Prizzi (1985) di John Huston, con Jack Nicholson, Kathleen Turner e Anjelica Huston, Doppio taglio (1985) di Richard Marquand, con cui ottiene una meritatissima Nomination all’Oscar come Miglior Attore Non Protagonista, Over The Top (1987) di Menahem Golan, con Sylvester Stallone, The Believers I credenti del mare (1987) di John Schlesinger, Gaby - Una storia vera (1987) di Luis Mandoki, Big (1988) di Penny Marshall, con un giovane Tom Hanks ad inizio carriera ed Elizabeth Perkins, Senza limiti (1989) di Wiliam Lustig, I gladiatori della strada (1992) di Rowdy Herrington, Inviati molto speciali (1994) di Charles Shyer, con Nick Nolte e Julia Roberts ed in cui interpreta il direttore del «Chronicle» di Chicago, Indipendence Day (1996) di Roland Emmerich, Strade perdute (1997) di David Lynch, Il senso di Smilla per la neve (1997) di Billy August, tratto dal libro omonimo del danese Peter Hoeg ed in cui recita con Julia Ormond, Gabriel Byrne, Richard Harris, Tom Wilkinson e Vanessa Redgrave, Ad occhi aperti (1998) di M. Night Shyamalan, La proposta (1998) di Leslie Linka Glatter, Il genio (1998) di Stephen Herek, Return to Me (2000) di Bonnie Hunt. Il gioco del destino (2001) di Cleve Nettles.
Negli anni seguenti appare in The Deal (2005) di Harvey Kahn, Rain (2006) di Craig DiBona, Forget About It (2006) di B.J. Davis, Wild Seven (2006) di James M. Hausle, The Least of These (2008) di Nathan Scoggins, Schrink (2009) di Jonas Pate, Sicilian Vampire (2015) di Frank D’Angelo.
Come doppiatore, ha prestato la sua voce per i personaggi di Sykes in Oliver & Company (1988) di George Scribner e di Ray Machowski del videogioco Grand Theft Auto III (2001). Inoltre è stato la voce off nella versione americana del videogioco Scarface: The World Is Yours (2007).
Molto attivo anche in età avanzata, la sua ultima apparizione televisiva è del 2015 - pochi mesi prima della sua scomparsa - e i suoi ultimi film (Indipendence Day - Rigenerazione – 2016 - di Roland Emmerich, The Red Maple Leaf - 2016 - di Frank D’Angelo, Criesof the Unborn - 2017 - di Waleed Bedour e The Savant di Sherri Kauk – 2019 - sono stati distribuiti postumi).
Alessandro Poggiani
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