Audiolibri, il futuro dell’editoria è nell’ascolto?

Al di là della critica a questa dichiarazione – il libro cartaceo è superato? Servono davvero delle nuove tecnologie e dei nuovi modi di fruizione per bloccare l’inarrestabile diminuzione dei lettori nel nostro paese? – l’editoria sta cercando di sfruttare tutto ciò che la tecnologia mette a disposizione.
Se gli eBook, sono stati per anni un formato innovativo, si comincia ad avere qualche dubbio sulla loro capacità di attrarre un pubblico giovane e di far riscoprire l’amore per la lettura. Sarà per la presenza di hardware non ancora all’avanguardia, sarà perché ancora i libri digitali sono proposti al pubblico a costi troppo elevati, sarà perché chi legge nel nostro paese fa parte della fascia che va tra i 30 e i 50 anni (e che quindi non è nativo digitale), ma l’eBook non decolla e anzi da gli ultimi dati (ma aspettiamo di valutare quelli che usciranno a giorni ad opera di Nielsen) pare proprio che ci sia stato un vero arresto di fatturato.
Siamo dunque di fronte a un momento di svolta, in cui si tenta di sviluppare nuove idee e nuovi prodotti; in quest’ottica, si sta facendo strada un mondo decisamente più interessante, stiamo parlando del mercato degli audiolibri. Certo, l’audiolibro non è l’invenzione del secolo e in passato ne sono stati prodotti in quantità, soprattutto di opere classiche, ormai fuori da diritti. L’evoluzione dell’audilibro tradizionale sta naturalmente nella pubblicazione quasi contemporanea col cartaceo e in più nella presenza di attori del cinema e del teatro che rendono più accattivante l’ascolto. Parliamo di grandi interpreti come Tommaso Ragno, Iaia Forte, Sergio Rubini, Neri Marcorè e molti altri, che trasformano il libro in un vero e proprio intrattenimento “dal vivo”. Niente a che vedere con lettori monocordi del passato che dovevano solo passare il messaggio.
Naturalmente la presenza di grandi nomi porta con sé anche “grandi responsabilità”, ovvero quelle legate alla distribuzione e al prezzo al pubblico.
La grande battaglia su questo fronte si sta svolgendo nel nostro paese tra due colossi internazionali: Emons Audiolibri (gruppo italotedesco) e Audible, la costola di Amazon.
Sebbene Audible sia la piattaforma più interessante perché permette di scaricare la maggior parte degli audiolibri disponibili sul mercato (quelli di Emons compresi) a un prezzo concorrenziale in abbonamento (9,99 euro al mese), da domani 6 dicembre 2018, sarà possibile scaricare i libri letti dai propri attori preferiti direttamente dalla App proprietaria di Emons. La App sarà festeggiata, nonché presentata agli “audiolettori”, l’8 dicembre presso la Fiera di Roma “Più libri, più liberi”, e sarà disponibile al pubblico gratuitamente in tutti gli App Store. Una volta scaricata la App Emons, si potranno acquistare singoli file audio in MP3 che rimarranno per sempre di proprietà del lettore e fruibili sia da smartphone e tablet che dal sito web di Emons Audiolibri.
Ma sempre parlando di App e di innovazione, vogliamo segnalare eMooks, un nuovo prodotto editoriale che pensiamo farà strada e che va addirittura oltre al concetto di audiolibro. eMooks non lavora esclusivamente sul testo, bensì ricrea gli effetti sonori del suo background, un po’ come succedeva nei vecchi sceneggiati radio degli anni ’50 e ’60. La App è già disponibile (dal 29 novembre 2018) in tutti gli App Store con un catalogo in continuo aggiornamento; per ora è dedicata esclusivamente al fumetto e ai libri per bambini. In sostanza, non solo si avrà la possibilità di ascoltare l’opera come se fosse un audilibro, ma si avrà la possibilità di leggere, tramite smartphone e tablet, e avere un sottofondo sonoro che ci catapulta all’interno della vicenda narrativa.
Un’idea niente male che finalmente riporta al centro “la pagina”.
Quello di eMooks è di certo un primo passo verso una nuova dimensione, che strizza l’occhio alle nuove tecnologie cercando idee dal passato; chissà che non si riesca a farlo anche nella fiction per adulti.
Stiamo a vedere!
Ultima modifica il Mercoledì, 05/12/2018

Lidia Sirianni
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