150 AIE, Mattarella partecipa alle celebrazioni

Sergio Mattarella Sergio Mattarella M. Riccardi © AGR
L'Associazione Italiana Editori ha celebrato i suoi 150 anni, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l'11 settembre all'Auditorium Parco della Musica di Roma. 
"Un grande appuntamento per segnare i 150 anni in cui la storia del libro e la storia d'Italia sono state la stessa cosa": è questo il senso della giornata di celebrazione nelle parole del presidente dell'AIE Ricardo Franco Levi.
Per Mattarella la storia dell’Associazione italiana editori “è una storia di libertà, che vuol dire confronto, dialogo, apertura di orizzonti” e del resto “l’identità del suono” libertà “trasmette una suggestione davvero molto grande”.   
 
L'evento ha riunito non solo gli editori, ma il mondo dei contenuti, della stampa, dell'industria, della cultura, della politica, della società per raccontare come l'Italia sia cresciuta insieme ai libri. E come i libri abbiano contribuito a far crescere l'Italia.
A riconoscimento dell'attività di AIE e dei suoi 150 anni, il ministero dello Sviluppo Economico ha decretato l'emissione di una carta di valore postale e nel corso dell'evento è stato presentato il francobollo celebrativo direttamente dalla presidente di Poste Italiane, Maria Bianca Farina.
 
Fondata il 17 ottobre 1869, AIE è la più antica associazione di categoria italiana, socia fondatrice nel 1910 di Confindustria. Riunisce gli editori italiani - e quelli stranieri attivi in Italia - di libri, riviste scientifiche, prodotti e contenuti dell'editoria digitale. Sul piano internazionale, nel 1896, a Parigi, ha partecipato alla fondazione dell'International Publishers Association (IPA) e nel 1967 della Federation of European Publishers (FEP).
Maurizio Riccardi

Sito web: www.maurizioriccardi.it

Fotografo, giornalista, direttore del Gruppo AGR, di cui fanno parte: l'agenzia fotografica AGR, il magazine online Agrpress.it, l'Archivio Riccardi, la sezione Audiovsivi / web e la sezione Comunicazione.
Nasce a Roma nel 1960, si può dire nella camera oscura del padre, anche lui noto fotografo della "Dolce Vita". 

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