31 luglio, centenario della nascita di Primo Levi

Primo Levi al Premio Strega Primo Levi al Premio Strega Carlo Riccardi © Archivio Riccardi
Il 31 Luglio 1919 nasceva a Torino, Primo Levi.
Chimico, partigiano, antifascista, ma soprattutto scrittore di grande valore, Primo Levi, sopravvissuto all’olocausto, ha raccontato, tra i primissimi, con crudezza, la vita all’interno dei campi di concentramento nazisti, portando per sempre con sé il dolore di quella immensa tragedia. “Se questo è un uomo”, scritto per raccontare la paura, gli stenti, i soprusi nel campo di sterminio, è considerato uno dei grandi classici del ‘900.
 
La deportazione e l'orrore del campo di concentramento è l’evento centrale della vita di Levi, che fa scattare la molla della scrittura, sentita come una necessità di confessione, di analisi, oltre che un dovere morale e civile. Il ricordo ed il trauma mai superato dell'esperienza di Auschwitz è anche probabilmente alla base del suo suicidio, avvenuto nel 1987.
 
La foto in alto è stata scattata da Carlo Riccardi la sera del 4 luglio 1963 durante la finale del Premio Strega, dove Levi partecipava con La tregua, edito da Einaudi, ma che vinse Natalia Ginzburg con Lessico famigliare, della stessa casa editrice.
Giovanni Currado

Responsabile editoriale dell'agenzia Agr Srl.
Giornalista e fotografo, autore di diversi reportages in Asia e Africa. Responsabile dello studio dell'immenso archivio fotografico Riccardi e curatore della collana "Fotografici" per Armando Editore.

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