60 anni senza Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Premio Strega nel ‘59

Burt Lancaster, Claudia Cardinale, Alain Delon e Paolo Stoppa alla prima de "Il Gattopardo" di Luchino Visconti Burt Lancaster, Claudia Cardinale, Alain Delon e Paolo Stoppa alla prima de "Il Gattopardo" di Luchino Visconti foto Carlo Riccardi
«Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi». Per questa frase (di Tancredi, nipote del principe Fabrizio di Salina ne “Il Gattopardo”), nota come  “principio del gattopardismo” , è maggiormente noto Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che moriva a Roma sessant’anni fa, nel luglio 1957.

 Nato a Palermo nel dicembre 1896, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, negli anni Quaranta, fu presidente provinciale  della Croce Rossa Italiana di Palermo e poi presidente regionale fino al ‘46.

Nel ‘53 comincia a frequentare un gruppo di giovani intellettuali, fra i quali Gioacchino Lanza Mazzarino, che qualche anno dopo verrà da lui adottato.

L’anno successivo segue il cugino a San Pellegrino Terme, e lì conosce  Eugenio Montale e Maria Bellonci. Nello stesso anno comincia a scrivere Il Gattopardo, terminandolo poi nel ‘56.

Cercherà invano un editore, ma, sia Arnoldo Mondadori sia Giulio Einaudi non ne apprezzeranno il valore  e lo rifiuteranno.

Verrà pubblicato postumo nel’58 da Giangiacomo Feltrinelli (il quale l’anno avanti aveva pubblicato anche Il Dottor Zivago di Boris Pasternak, opera all’indice nell’allora Unione Sovietica).

L’anno successivo Il Gattopardo vincerà il Premio Strega.         

Alcune foto di quell’epoca sono ammirabili nella mostra Vita da Strega, curata dall’Archivio Fotografico Riccardi e formata da cinquanta scatti del grande fotografo Carlo Riccardi degli anni compresi fra il ’57 ed il ’71, in quindici differenti edizioni del Premio Strega.

Nelle foto della mostra troviamo autori e autrici quali Elsa Morante (Premio Strega 1957 con L’isola di Arturo), Dino Buzzati (Premio Strega 1958 con Sessanta racconti), Carlo Cassola (La ragazza di Bube - 1960 - da cui, tre anni dopo, verrà tratto l’omonimo film di Luigi Comencini interpretato da Claudia Cardinale e George Chakiris), Raffaele La Capria (Premio Strega 1961 con Ferito a morte, che batté per un solo punto Le voci della sera di Natalia Ginzburg, Ballata levantina di Fausta Cialente, e Delitto d’onore di Giovanni Arpino), Mario Tobino (Il clandestino - 1962), Natalia Ginzburg (Premio Strega 1963 con Lessico famigliare), Giovanni Arpino (Premio Strega 1964 con L’ombra delle colline), Paolo Volponi (Premio Strega 1965 con La macchina mondiale), Michele Prisco (Una spirale di nebbia - 1966), Anna Maria Ortese (Poveri e semplici - 1967), Alberto Bevilacqua (L’occhio del gatto - 1968), Lalla Romano (Le parole tra noi leggere - 1969), Guido Piovene (Premio Strega 1970 con Le stelle fredde), Raffaele Brignetti (Premio Strega 1971 con La spiaggia d’oro).

Vita da Strega è anche un libro, Gli anni d’oro del Premio Strega - Racconto fotografico di Carlo Riccardi (Archivio Riccardi, Roma 2016). Il volume, a cura di Maurizio Riccardi e Giovanni Currado, raccoglie una selezione di oltre novanta foto - una più ampia sintesi della raccolta presente all’interno dell’Archivio Riccardi - e si conclude con un commento di Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione “Maria e Goffredo Bellonci”.

Nel ’63, sei anni dopo la morte di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e quattro dopo il Premio Strega a Il Gattopardo, uscirà il celebre e omonimo film di Luchino Visconti, magistralmente interpretato da Burt Lancaster, Claudia Cardinale, Alain Delon, Paolo Stoppa, Serge Reggiani, Romolo Valli, Rina Morelli, da un giovane Mario Girotti - il futuro Terence Hill - , e da una giovanissima Ottavia Piccolo.

 

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.

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