Anatomie degli invisibili. Precari nel lavoro, precari nella vita
Un libro-denuncia che, in una inusuale intersezione dei linguaggi, tra cronaca e prosa poetica, affronta il dramma della crisi, del precariato e dei nuovi poveri. È Anatomie degli invisibili. Precari nel lavoro, precari nella vita della giornalista Tiziana Grassi, edito dalla Nemapress, che la Sala 1 della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma ospiterà alla presenza dell’autrice giovedì 24 gennaio alle ore 17. Il volume, che richiama alla grave situazione di chi, al di là dell’età, vive uno stato di destabilizzante assenza di punti di riferimento economici e sociali, vede l’introduzione del sociologo del lavoro Domenico De Masi – che lo presenterà in Biblioteca accanto all’editore Neria De Giovanni –, la postfazione del poeta e critico letterario Dante Maffia, nonché un ricco apparato fotografico di denuncia sociale del fotoreporter Luciano Manna, che verrà proiettato nel corso dell’incontro, intervallato dalle letture di Virginia Barrett e Marco Pelle.
Tiziana Grassi, per molti anni autrice di testi per Rai International e Rai Uno, dopo aver pubblicato numerosi volumi di saggistica su questioni migratorie e media education, sceglie con Anatomie degli invisibili di dare voce al vasto mondo del precariato attraverso fotogrammi tratti dal vissuto dei cosiddetti “invisibili”, di chi ogni giorno decide di suicidarsi per problemi economici legati alla mancanza di lavoro (il volume raccoglie anche i risultati di una recente ricerca universitaria del Prof. Nicola Ferrigni della Link Campus University sulle morti legate alla recessione), di chi è costretto a subire disoccupazione, contratti co.co.co., co.co.pro, interinali, occasionali, “partite IVA”. Vite in retroguardia, senza presente e senza futuro, vittime di un immobilismo sociale che nella flessibilità/mobilità paralizza e nullifica vite, relazioni, aspettative, progetti.
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