“Bookabook”: prima casa editrice italiana in crowdpublishing che mette al centro il lettore

Un modello già consolidato nel mondo anglofono, dove spopolano il britannico Unbound e lo statunitense Inkshares, ma che ha avuto il merito di sapersi adattare al mercato editoriale italiano (l’accordo, ad esempio, con Messaggerie Libri per la distribuzione in libreria, nei primi mesi del 2017).
Casa editrice, dunque, e non piattaforma perché il passaggio dell’intermediazione resta. “Dopo una preselezione qualitativa delle proposte a cura di editor professionisti – spiega Tomaso Greco, co-founder della casa editrice – sono i lettori ad avere l'ultima parola sulla scelta dei libri da pubblicare: scaricano gratuitamente l'anteprima e, se desiderano continuare a leggere, possono preordinare una copia in cartaceo o ebook”.
Come in tutte le campagne di autofinanziamento c’è un limite di tempo, trenta giorni, e c’è una quota minima da raggiungere. Se l’obiettivo viene centrato, chi ha finanziato il progetto riceve il libro in esclusiva, più una serie di premi, secondo la cifra investita. Altrimenti tutti i soldi tornano indietro, come se nulla fosse successo.
George C. Davies ha deciso di mettersi in gioco con il libro fantasy Isabel Lederson e il fato di Lennakos, in prevendita in questi giorni sul sito: https://bookabook.it/libri/isabel-lederson-fato-lennakos/. Lo abbiamo intervistato, per conoscere “da dentro” i meccanismi che regolano questo progetto così innovativo.
Sei un giovane autore e questo è il tuo primo romanzo: come sei venuto a conoscenza del concorso e come è nato il desiderio di partecipare? Bookabook è una casa editrice a tutti gli effetti, che prevede una selezione iniziale solo per le opere più meritevoli: perché questa scelta coraggiosa e non, ad esempio, l’auto-pubblicazione sulle piattaforme che tutti noi oggi conosciamo?
GD. Ho conosciuto Bookabook grazie a Facebook e ai vari forum per autori che sono reperibili online. Ho subito riconosciuto un’idea lodevole alla base: scegliere non solo i libri tramite la selezione degli editor ma anche grazie alla selezione diretta del pubblico che è padrone diretto del destino del libro. La casa editrice offre servizi di distribuzione notevoli e quindi ho voluto tentare questa strada complicata, ma molto affascinante. Non ho mai preso in considerazione l’ipotesi dell’auto-pubblicazione. Credo che il libro, per quanto possa apparire perfetto agli occhi dello scrittore, abbia bisogno di analisi critiche e giudizi professionali che le case editrici offrono. Una prima selezione è essenziale.
“Isabel Lederson e il fato di Lennakos” è un romanzo fantasy, che parla di avventure e creature fantastiche, ma anche di grandi sentimenti: l’amore totalizzante tra un uomo e una donna e quello eterno di una figlia per la propria madre. Ci dice qualcosa in più della trama? Come ti è venuta l’idea?
GD. Più che un’idea, il libro nasce da un singolo episodio. Una scena precisa, forte, che avevo in mente, intorno alla quale si è sviluppato tutto il romanzo. La trama vera e propria si è mostrata pagina dopo pagina, sempre più convincente. Una donna, decisa a costruire il proprio futuro ma non senza prima aver risolto il suo tormentoso passato. Un bisogno forte che sfocia in un’avventura inaspettata e che porterà conseguenze non solo per la protagonista Isabel ma per tutti coloro che gli ruotano intorno. Non sempre, infatti, le scelte che prendiamo riguardano solo noi stessi.
Il genere fantasy è sempre più apprezzato anche dai lettori italiani. Secondo te quali sono gli ingredienti che lo rendono così amato? Quali sono gli autori della tua “formazione”?
GD. È merito degli ingredienti e della possibilità di miscelarli in modi diversi che conducono, comunque, a risultati esaltanti. Il fantasy ti permette di parlare di te stesso, di ciò che ti circonda, di battaglie sociali, guerre, faide, da un punto di vista diverso, nuovo e senza compromessi. Gli autori a cui devo molto sono i grandi nomi del fantasy. Da Tolkien a Martin, da J.K Rowling a Ursula K. Le Guin. E come non citare Robin Hobb e i suoi libri, che faranno sempre parte di me.
Il concorso di Bookabook prevede la pubblicazione del libro solo dopo avere raggiunto le 250 copie in prevendita (ti facciamo i nostri più cari auguri). Dopo aver raggiunto l’obiettivo, che cosa ti aspetti da questa esperienza? Quali sono i progetti futuri legati al mondo del libro?
GD. Grazie per gli auguri. Questo è “solo” il primo obiettivo. L’esperienza credo mi servirà molto, per diversi aspetti ma ciò che spero è di raccogliere un pubblico interessato e affezionato con cui crescere insieme, perché questo libro è l’inizio. Il mondo attorno a Lénnakos è molto vasto e dovremo esplorarlo tutto per scoprire tutti i misteri celati dietro la sua fittizia tranquillità.
Per leggere in anteprima un estratto di “Isabel Lederson e il fato di Lennakos” e ordinare una copia: https://bookabook.it/libri/isabel-lederson-fato-lennakos/