“Conversazioni con gli artisti del Bol'šoj” di Konstantin S. Stanislavskij

“Conversazioni con gli artisti del Bol'šoj” di Konstantin S. Stanislavskij
In libreria da marzo 2019 il libro di Konsantin S. Stanislavskij “Conversazioni con gli artisti del Bol'šoj” (Dino Audino editore).

Curato da Fabrizio Cruciani e Clelia Falletti, con una nuova introduzione di Lorenza Codignola, Conversazioni con gli artisti del Bol ́šoj contiene il testo stenografato delle trenta conversazioni - delle vere e proprie lezioni - che Stanislavskij tenne fra il 1918 ed il 1922 e durante le quali furono ripercorsi gli aspetti più significativi del suo Sistema: non un insegnamento che «soffoca le persone di talento ed è adatto solo ad attori mediocri che non sanno dove andare», ma un approccio alla recitazione che nasce innanzitutto dalla gioia nei confronti dell’arte, dall’attenta osservazione e dallo studio delle energie creative degli uomini. Nelle pagine del libro il lettore ritrova dunque, approfonditi, alcuni fra i concetti-chiave più tipicamente stanislavskiani: quello di “circostanze date”, di “magico se”, di “cerchio creativo di solitudine pubblica”.

Concludono la raccolta i venti capitoli dell’Etica. All’interno di tale breve opera rimasta incompiuta, Stanislavskij espone le sue idee in merito ai comportamenti che ogni attore dovrebbe osservare, non solo per garantire la migliore efficacia interpretativa sul palcoscenico, ma anche per far sì che nel corso della preparazione di una messinscena si venga a creare un’atmosfera quanto più produttiva, serena e collaborativa possibile. Ecco dunque una serie di preziosi consigli (ancora oggi attuali) che vanno dalla necessità di svolgere esercizi quotidiani all’importanza di gestire correttamente il tempo; dall’esortazione a dare il meglio di sé nelle prove, al monito di non cedere all’impulso di criticare i colleghi ma, al contrario, di prendere da ognuno «ciò che è utile e importante», nella consapevolezza che «i difetti si apprendono facilmente, i pregi no».

Konstantin S. Stanislavskij (1863-1938) fu attore, regista e pedagogo. Fra le esperienze a cui il suo nome è indissolubilmente legato, oltre agli spettacoli, ci sono il Teatro d’Arte di Mosca, lo Studio affidato a Mejerchol'd, il Primo Studio e la collaborazione con il Teatro Bol'soj (1918). Le tournée in Europa e negli Stati Uniti fra il 1922 ed il 1924 e l’autobiografia La mia vita nell’arte (1925) resero “leggendario” il suo sistema pedagogico.

Conversazioni con gli artisti del Bol'šoj.Il testo stenografico delle trenta lezioni sulla recitazione di Konstantin S. Stanislavskij, a cura di Fabrizio Cruciani e Clelia Falletti, introduzione di Lorenza Codignola, pubblicato da Dino Audino editore (Roma) nella collana “Voci e Volti dello Spettacolo”, è disponibile in libreria e online da marzo 2019.

 

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.

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