Criminologia Dinamica - La via di Popper al DNA di Gennaro Francione e Eugenio D’Orio presentato a Spazio5

Criminologia Dinamica - La via di Popper al DNA di Gennaro Francione e Eugenio D’Orio presentato a Spazio5
Si è svolta Mercoledì 16 ottobre 2019 a Spazio5 - via Crescenzio 99/d, a pochi metri da piazza del Risorgimento - a Roma la presentazione del libro di Gennaro Francione e Eugenio D’Orio “Criminologia Dinamica - La via di Popper al DNA” (Nuova Editrice Universitaria). Gli autori sono stati intervistati dalla psicoterapeuta e criminologa Virginia Ciaravolo (presidente dell’associazione “Mai più violenza infinita”). Sono intervenuti Carlo e Maurizio Riccardi.

Il saggio, scritto a più mani, dà i fondamenti di una rinnovata disciplina, la Criminologia dinamica. che, superando la stasi riduttiva dell’impostazione classica, pone a fondamento dell’ausilio forense prove rigorosamente scientifiche, assunte secondo l’epistemologia popperiana in chiave d’interrogazione multipla del dato. Il saggio è anche un vademecum ed offre strumenti utili di conoscenza ed approfondimento della materia - in particolare del DNA - validi sia per gli addetti ai lavori sia per appassionati dediti a seguire con fervore i numerosi processi eclatanti del nostro tempo.

Il giudice Gennaro Francione introduce la Criminologia dinamica. Ne spiega i caratteri che la distinguono dalla criminologia classica, prima di tutto l’utilizzo dell’epistemologia popperiana secondo la quale una scienza criminologica valida può soltanto inserirsi in un quadro di prove forti, tali per cui davanti a qualunque sperimentatore si raggiunga lo stesso risultato. Gli indizi sono valevoli solo per congetturare ma se non portano a prove, queste sì gravi, precise e concordanti, il processo è fallito. La chiave della Criminologia dinamica è la metodologia specifica che deve rispondere alla sequenza «Quis, quid, ubi, quibus auxiliis cur quomodo, quando, quantum». Tuttavia, se il metodo rigoroso attiene all’oggettività dell’indagine è sempre necessario che dietro il suo uso vi sia un soggetto onesto e neutrale. L’autore, alla fine, illustra un decalogo per purificare l’approccio psico-mentale dello scienziato e dei giudici nella sperimentazione.

Il biologo forense Eugenio D’Orio tratta il DNA sotto il profilo scientifico, spiegandone dettagli di natura biologica e tecnica che rendono peculiari le analisi genetiche in contesto forense. Particolare rilievo assume il trattamento della fonte di prova del DNA nel processo penale, per cui se ne analizzano i dispositivi legislativi inquadrati nel dettato costituzionale. Si disaminano anche alcune sentenze passate in giudicato, che hanno “fatto storia” circa canoni e criteri di analisi del DNA, quale elemento valido sotto il profilo probatorio. Infine, vengono trattati aspetti di natura civilistica (come il riconoscimento di paternità) e si sviluppano focus su particolari tipologie di fatti-reato, per la cui definizione, in modo innovativo, può essere validamente impiegata anche la fonte di prova del DNA.

L’avvocato professor Eraldo Stefani nella prefazione mette in rilevo le nuove frontiere della criminologia aperte dal saggio, mentre, nella postfazione, Massimo Pezzuti - biologo molecolare, genetista forense e direttore presso i laboratori scientifici delle forze di polizia - esamina il rivoluzionario progetto della banca dati del DNA.

Virginia Ciaravolo, psicoterapeuta e criminologa, si occupa da lungo tempo di problematiche sociali, in particolare di reati contro le donne. Insegna psicologia clinica presso l’Università di Roma La Sapienza e da diversi anni si occupa di un master di primo livello all’Università di San Marino. Laureata in Scienze dei Servizi Sociali ed in Psicologia indirizzo clinico, Sempre attenta a quelle che sono le tematiche connesse alle problematiche sociali più diffuse, dal ’99 è esperta presso il Ministero di Grazia e Giustizia nel settore Penitenziario del Provveditorato regionale Lazio. Nel 2010 ha conseguito la laurea in Scienze dell’Investigazione e della Sicurezza presso L’Università di Perugia. Autrice di numerosi articoli e pubblicazioni scientifiche, è ideatrice ed organizzatrice di convegni per l’associazione “Mai più violenza infinita”, di cui è presidente.

La qualità del dibattito con il pubblico che ha seguito la presentazione ha riflettuto la qualità della presentazione medesima. Numerose le tematiche affrontate: le storture, le iniquità ed i pericoli del sistema giudiziario, certo giornalismo - sia televisivo sia da carta stampata - fatto in modo aggressivo e controproducente per soddisfare alcune fette di opinione pubblica e che, di fatto,  finisce con il creare dei colpevoli quando le indagini su un caso sono ancora in corso e molto prima che ci siano prove schiaccianti contro l’imputato (con annessi e connessi potenzialmente drammatici).

Criminologia dinamica - La via di Popper al DNA di Gennaro Francione e Eugenio D’Orio, pubblicato da Nuova Editrice Universitaria (Roma), prefazione di Eraldo Stefani, postfazione di Massimo Pezzuti, è disponibile in libreria e online da settembre 2019.

 

 

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.

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