Formattare la sceneggiatura di Annalisa Elba, Claudio Maccari e Roberto Moliterni

Non il solito manuale di sceneggiatura. In Italia nessun libro prima d’ora ha proposto uno standard di riferimento per lo sceneggiatore, - professionista o alle prime armi che sia - che deve concretizzare le sue idee in uno script. «Ma io questo mo’ come lo scrivo?», si chiedono spesso gli sceneggiatori, in particolare quando devono indicare situazioni particolari come la lettura di un sms, una canzone proveniente dalla radio, una scena subacquea o lo split screen.
Dallo stesso interrogativo, son partiti allora gli autori di Formattare la sceneggiatura, che hanno ragionato su una serie di situazioni tipo e trovato soluzioni formali e stilistiche per esprimerle su carta in modo diretto e facilmente comprensibile. Leggendo le due sezioni da cui il testo è formato - la prima dedicata ai problemi di base e alle questioni stilistiche, la seconda alle situazioni tipo presentate come un dizionario consultabile all’occorrenza - ogni sceneggiatore potrà trovare un modo semplice e chiaro per formalizzare le sue idee.
È auspicabile che le soluzioni proposte da Formattare la sceneggiatura diventino presto prassi condivisa da tutti gli sceneggiatori, in quanto solo uniformando stili e modi di scrivere una scena sarà possibile creare un linguaggio univoco, facilmente comprensibile da tutti i reparti che concorrono alla realizzazione di un film e contrastare così la tendenza ad interpretare quanto scritto - e ideato - da uno sceneggiatore modificandolo a proprio piacimento. Quanto più la sceneggiatura sarà formalmente chiara e ineccepibile tanto più sarà difficile tradirla. Omologare le sceneggiature sotto il profilo formale non permette soltanto di rafforzare la presenza-assenza dello sceneggiatore, quasi mai “chiamato” sui set italiani, ma anche di rendere più efficiente tutto il sistema, affinché il cinema si strutturi sempre di più come un’industria culturale.
Pertanto, Formattare la sceneggiatura rappresenta un ulteriore strumento che Dino Audino editore mette in campo per portare avanti la battaglia culturale che combatte dall’inizio degli anni Novanta: quella affinché sia riconosciuto l’apporto fondamentale del momento creativo nella realizzazione di un prodotto audiovisivo.
Annalisa Elba è sceneggiatrice ed autrice di documentari e docu-reality televisivi. Diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia con il corto Lievito Madre (2014), terzo classificato nella sezione Cinéfondation del Festival di Cannes), ha curato - insieme a Claudio Maccari e Roberto Moliterni - Ruoli maschili (Dino Audino editore, Roma 2015).
Claudio Maccari è sceneggiatore e si è formato nel corso per sceneggiatori Rai/Script. Ha scritto il film a episodi Provincia bianca (2017), corti e documentari ed ha curato Scene comiche del cinema italiano, Costruire una narrazione e, insieme ad Annalisa Elba e Roberto Moliterni, Ruoli maschili (Dino Audino editore, Roma 2015).
Roberto Moliterni è sceneggiatore e scrittore. Ha frequentato il corso per sceneggiatori Rai/Script. Fra i suoi ultimi lavori, il film a episodi Provincia bianca (2017). Ha scritto Fare un corto (2012), Ruoli maschili (2015), insieme ad Annalisa Elba e Claudio Maccari, e Scrivere il corto e la web-serie (2016), tutti e tre pubblicati da Dino Audino editore. Ha pubblicato due sceneggiature ed i romanzi Arrivederci a Berlino Est (Rai Eri, 2015) e Storie in affitto (Dino Audino editore, Roma 2017)
Formattare la sceneggiatura. Piccolo manuale di scrittura tecnica di Annalisa Elba, Claudio Maccari e Roberto Moliterni, pubblicato da Dino Audino editore (Roma), nella collana “Taccuini”, è disponibile in libreria e online a partire da gennaio 2018.
Alessandro Poggiani
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