Frederick Forsyth compie 80 anni

una scena de "Il  giorno dello sciacallo" di Fred Zinnemann una scena de "Il giorno dello sciacallo" di Fred Zinnemann
Il grande scrittore britannico, autore di libri come “Il giorno dello sciacallo”, “Dossier Odessa”, “I mastini della guerra”, “Il quarto protocollo”, “Il fantasma di Manhattan” e molti altri, ha compiuto ottant’anni.

Nato ad Ashford - in Inghilterra - nel 1938, Frederick Forsyth frequenta la Tonbridge School e poi l’Università di Granada.

Nel 1957, all'età di diciannove anni, divenne uno fra i più giovani piloti che la Royal Air Force abbia mai avuto.

Dopo aver abbandonato l’aviazione (nel ’59), diventa giornalista e trascorse due anni e mezzo lavorando per un piccolo giornale, prima di venire assunto dalla Reuters (nel’61) come corrispondente da Parigi e, in seguito, in Germania ed in Cecoslovacchia.

Nel ’65 passa alla BBC come reporter (sia in radio sia in televisione). In questi anni butta giù le prime bozze di quelli che saranno i suoi due primi libri, ovvero Il giorno dello sciacallo (1971) e Dossier Odessa (1972), da cui verrà tratto il film omonimo (1974) diretto da Ronald Neame ed interpretato da Jon Voight, Maximilian Schell, Maria Schell e Mary Tamm.

Durante la guerra in Nigeria è in Biafra per conto della BBC e vi rimane fino alla fine del ’67. In quei mesi conosce la realtà dei mercenari, che descriverà nel libro I mastini della guerra (1974), da cui, sei anni dopo, verrà tratto il film omonimo (1980) diretto da John Irvin ed interpretato da Christopher Walken e Tom Berenger. Il libro diventerà realtà trent’anni dopo (nel 2004), quando un gruppo di mercenari inglesi cercherà di rovesciare il governo della Guinea Equatoriale. In cambio dei loro “servizi”, l’opposizione avrebbe permesso loro di sfruttare i minerali del Paese (la stessa causa scatenante che troviamo nel libro). I mercenari verranno poi arrestati nello Zimbabwe e, ovviamente, i giornali fecero subito un accostamento fra quella vicenda ed il libro di Forsyth.

Rientrato in Inghilterra, la sua indagine sulla guerra in Biafra viene giudicata poco obiettiva, in quanto di appoggio alla causa dell'indipendenza della regione, e pertanto abbandona la BBC.

Nel ’68 torna in Biafra da giornalista freelance per poi firmare un contratto con il «Daily Express» e poi con il «Time Magazine».

L’anno seguente scrive The Biafra story (1969) per denunciare le atrocità nigeriane, e le connivenze con i governi occidentali.

Nel’ 71 esce Il giorno dello sciacallo, che l’anno dopo, negli Stati Uniti, otterrà  l'Edgar Allan Poe Award per il thriller più venduto. Nel romanzo Forsyth descrive esattamente come all’epoca fosse possibile costruirsi una falsa identità in Inghilterra e ciò espone il governo a pesanti critiche da parte dei media. Nel’73 il libro verrà portato al cinema con l’ottimo film omonimo diretto da Fred Zinnemann ed interpretato da Edward Fox, Terence Alexander, Michel Auclair e Michael Lonsdale.

Lo stile di scrittura di Frederick Forsyth ha due caratteristiche fondamentali e peculiari: lo stampo chiaramente giornalistico (i suoi libri sembrano sovente dei veri e propri reportages), ed una forte attenzione per la dimensione internazionale.

Nel 2009, su consiglio dell’FBI, lo scrittore inglese ha compiuto un viaggio in Italia (in particolare in quel di Buccinasco - MI), dove ha fatto degli studi sulla ’ndrangheta.

Fra gli altri libri ricordiamo Il pilota (1975), L’alternativa del diavolo (1979), Emeka (1982), Nessuna conseguenza (1983), Il quarto protocollo (1984), da cui, tre anni dopo, verrà tratto il film Quarto protocollo (1987), diretto da John Mackenzie ed interpretato da Michael Caine, Joanna Cassidy e Pierce Brosnan, Il negoziatore (1989), Il simulatore (1991), Great Flying Stories (1991), Il pugno di Dio (1994), Icona (1996), da cui, nove anni dopo, verrà tratto il film tv omonimo (2005) diretto da Charles Martin-Smith ed interpretato da Patrick Swayze, Ben Cross, Michael York e Patrick Bergin, Il fantasma di Manhattan (1998), che può esser considerato come una sorta di seguito de Il fantasma dell’Opera (1910) di Gaston Leroux, Il veterano e altre storie (2001), Il vendicatore (2003), L’afghano (2006), Il cobra (2010), La lista nera (2013), L’outsider, il romanzo della mia vita (2015).

 

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.

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