Gianrico Carofiglio presenta La disciplina di Penelope al CineVillage Parco Talenti

«Comunque io ci provo. A volte mi pare anche di riuscirci. Poi però, dopo aver dato - aver provato a dare - un nome ad alcune emozioni o sensazioni, guardo nello spazio dove ci sono tutte le altre e mi viene un senso di vertigine. Penso di non potercela fare, perdo l’equilibrio e mi ritrovo nel dedalo della mia mente confusa, dove i rumori sono smorzati ma le sequenze sono inafferrabili» (Gianrico Carofiglio, La disciplina di Penelope, Mondadori, Milano 2021)
Penelope si sveglia nella casa di uno sconosciuto, dopo l'ennesima notte sprecata. Va via silenziosa e solitaria, attraverso le strade livide dell’autunno milanese. Faceva il pubblico ministero; poi un misterioso incidente ha messo drammaticamente fine alla sua carriera. Un giorno si presenta da lei un uomo che è stato indagato per l’omicidio della moglie. Il procedimento si è concluso con l’archiviazione ma non ha cancellato i terribili sospetti da cui era sorto. L’uomo le chiede di occuparsi del caso, per recuperare l’onore perduto, per sapere cosa rispondere alla sua bambina quando, diventata grande, chiederà di sua madre. Penelope, dopo un iniziale rifiuto, si fa convincere da un suo vecchio amico, un cronista di nera. Comincia così un’appassionante investigazione che si snoda fra le vie sconosciute della città ed i ricordi di una vita che non torna. Con La disciplina di Penelope - ritmato da una scrittura che non lascia scampo - Gianrico Carofiglio consegna al lettore/lettrice una figura femminile dai tratti epici. Una donna durissima e fragile, carica di rabbia e di dolente umanità. Un personaggio che rimane a lungo nel cuore, molto oltre l’ultima pagina del sorprendente finale.
Gianrico Carofiglio (Bari, 1961), magistrato dal 1986, ha lavorato come pretore a Prato, pubblico ministero a Foggia e come sostituto procuratore alla Direzione distrettuale antimafia di Bari. Nel 2008 è stato eletto senatore per il Partito Democratico. Il suo primo romanzo, Testimone inconsapevole, pubblicato da Sellerio, è del 2002. Con quest’opera G. Carofiglio ha inaugurato il legal thriller italiano. Il romanzo, che introduce il personaggio dell'avvocato Guido Guerrieri, ottiene vari riconoscimenti riservati alle opere prime, fra cui il Premio del Giovedì “Marisa Rusconi”, il premio Rhegium Iulii, il premio Città di Cuneo ed il Premio Città di Chiavari. Sempre con protagonista Guerrieri, per Sellerio seguono, nel 2003, Ad occhi chiusi (premio Lido di Camaiore, premio delle Biblioteche di Roma e “Miglior Noir internazionale dell'anno” 2007 in Germania secondo una giuria di librai e giornalisti) e, nel 2006, Ragionevoli dubbi (Premio Fregene e Premio Viadana nel 2007, Premio Tropea nel 2008). Fra i suoi numerosi libri ricordiamo Il passato è una terra straniera (Rizzoli, 2004), Premio Bancarella 2005, e da cui è stato tratto il film omonimo del 2008 prodotto da Fandango; la graphic novel Cacciatori nelle tenebre (Rizzoli 2007), scritto con il fratello Francesco, e Premio Martoglio; L'arte del dubbio (Sellerio 2007); Né qui né altrove (Laterza 2008); Il paradosso del poliziotto (Nottetempo, 2009); Le perfezioni provvisorie (Sellerio, 2010); Il silenzio dell'onda (Rizzoli, 2011), Il bordo vertiginoso delle cose (Rizzoli, 2013), La casa nel bosco (2014), scritto con il fratello Francesco. Fra i libri più recenti, tutti pubblicati da Einaudi, Una mutevole verità (2014) e la nuova indagine di Guido Guerrieri La regola dell'equilibrio, Passeggeri notturni e L'estate fredda (2016); Alle tre del mattino (2017), La misura del tempo (2019) e Non esiste saggezza. Edizione definitiva (2020). Altre sue pubblicazioni sono Della gentilezza e del coraggio. Breviario di politica e altre cose. (Feltrinelli, 2020) e La disciplina di Penelope (Mondadori, 2021). Premio Speciale alla carriera della XXVII edizione del premio letterario Castelfiorentino di Poesia e Narrativa 2016.
La disciplina di Penelope di Gianrico Carofiglio, pubblicato da Mondadori (Milano) nella collana “Il Giallo Mondadori”, è disponibile in libreria e online da gennaio 2021.
Dopo Dacia Maraini (la quale, lo scorso 28 giugno, ha presentato il suo Una rivoluzione gentile. Riflessioni su un Paese che cambia - Rizzoli) e Aldo Cazzullo (Le italiane. Il Paese salvato dalle donne - Solferino -, presentato lo scorso 5 luglio), Gianrico Carofiglio ha presentato il suo La disciplina di Penelope (Mondadori)
Sei grandi scrittori per guardare dentro di noi. Sono loro in protagonisti della rassegna romana con gli incontri in programma in altri tre lunedì consecutivi, fino al 2 agosto 2021. Oltre a Dacia Maraini, Aldo Cazzullo e Gianrico Carofiglio, parteciperanno Filippo La Porta, Mario Tozzi e Costantino D’Orazio.
Gli incontri si svolgono ad ingresso libero, in un’area dedicata all’interno del Parco Talenti nel pieno rispetto di tutte le norme anti Covid in vigore. Tutti gli appuntamenti sono alle ore 19.30, con possibilità di firmacopie. Il banco per la vendita viene allestito dalla libreria Scuola e Cultura. L’orario degli incontri è coordinato con la proiezione dei film - prevista alle 21.15 - in modo tale da permetterne la visione ai presenti.
La rassegna proseguirà lunedì 19 luglio con Filippo La Porta, il quale celebrerà con le sue analisi critiche, il sommo poeta nell’anno delle celebrazioni per i settecento anni dalla sua morte. Interverrà con Come un raggio nell’acqua. Dante e la relazione con l’altro (Salerno Editrice). Dall’attraversamento della luna di Dante e Beatrice senza scompaginarla scaturisce la riflessione sull’etica del rispetto dell’altro, lezione sempre attuale della Divina Comoedia che preme su di noi con gli interrogativi più urgenti.
Del rispetto del mondo intorno a noi parlerà poi Mario Tozzi, lunedì 26 luglio, con Uno scomodo equilibrio (Mondadori), ponendo come esigenza fondamentale la prevenzione di una prossima pandemia dopo quella avvenuta - ed ancora in corso - nonostante le grandi risorse tecnologiche disponibili. M. Tozzi afferma che la guerra contro i virus non è difficile, ma inutile. Occorre conviverci, riconoscendo il fatto che il miglior vaccino è la conservazione e la tutela della natura.
Sarà infine Costantino D’Orazio con Vite di artiste eccellenti (Laterza) a chiudere la rassegna lunedì 2 agosto raccontando un’altra storia dell’arte: quella delle donne che hanno dipinto, scolpito, decorato ma sono ingiustamente finite nel dimenticatoio. Il suo cammino comincia dalle loro tracce nell’antica Grecia per esaminare poi la manualità nel Medioevo, l’esplosione nel Rinascimento o le prime mostre a fine Ottocento, fino ad arrivare alla popolarità ed alle alte quotazioni delle epoche più recenti.
La terza edizione del CineVillage Parco Talenti (partners: Roma Culture - Biblioteche di Roma, CONI Comitato Regionale Lazio, Science Together NET, DireGiovani.it, «Il Nuovo Magazine», «Il Terzo News», «Citynews», Typimedia, Dimensione Suono Soft, Impreme) proseguirà fino a domenica 5 settembre 2021.
Alessandro Poggiani
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