Henri Cartier-Bresson e Robert Capa. Due vite a fumetti

L’incontro sarà l’occasione per approfondire le vicende umane e professionali dei due fotografi in occasione della pubblicazione da parte di Contrasto di due graphic novel dedicati a momenti fondamentali nelle loro vite e carriere: Cartier-Bresson, Germania 1945 e Robert Capa, Normandia 6 giugno 1944.
Fra fotografia e graphic novel, la storia delle immagini verrà raccontata al grande pubblico ed agli appassionati di fotografia - nonché a coloro i quali/le quali vi si avvicinano per la prima volta - in modo innovativo, attuale e attento.
Jean-David Morvan e Sylvain Savoia, gli autori di Cartier-Bresson, Germania 1945, attraverso il disegno, hanno ridato vita alle vicende del giovane fotoreporter nel corso del suo internamente nello stalag V (nel 1940) da cui riuscirà a fuggire non prima di aver disseppellito la Leica, la sua macchina fotografica feticcio, che era riuscito a nascondere qualche giorno prima di esser fatto prigioniero. Ammaliato fin dagli anni Trenta dalla macchina fotografica, Henri Cartier-Bresson (1908-2004) ha scattato fotografie che sono divenute un emblema, come quella in cui si vede una donna accusarne con violenza un’altra in mezzo alla folla: è un’ex prigioniera che riconosce, e accusa, colei che l’ha denunciata alla Gestapo. Potrebbe essere l’ultima foto della Seconda guerra mondiale o la prima della Liberazione. Ma è anche uno fra gli esempi più eloquenti dello stile del suo autore. Un’immagine colta in modo rapido in cui, tuttavia, tutto sembra studiato, ponderato, calcolato al millimetro. Un’icona che invita a riflettere sull’arte e sulla libertà.
Uomo dallo sguardo sempre in movimento, co-fondatore - insieme allo stesso Henri Cartier-Bresson -, nel 1947, della Magnum Photos, Robert Capa (1913-1954) fu l’unico fotoreporter in Normandia con le truppe alleate per documentare il giorno (6 giugno 1944) che poi è passato alla storia come D-Day. È lui l’autore della celebre fotografia di un soldato americano steso nell’acqua sul bagnasciuga di Omaha Beach. Con la sceneggiatura di Jean-David Morvan e Séverine Tréfouël, e i disegni di Dominique Bertail, il volume Robert Capa, Normandia 6 giugno 1944 racconta l’affascinante storia di un’immagine che ha fatto il giro del mondo fino a diventata un’icona e ci mostra il fotoreporter dietro l’obiettivo. Molte fotografie di Robert Capa sono diventate immagini simbolo del secolo scorso. Padre del fotogiornalismo guerra, si è fatto testimone di numerosi momenti storici, riuscendo a restituire, attraverso i suoi scatti, la tensione degli attimi più cruciali. I suoi lavori sono apparsi sulle riviste più importanti del mondo. La sua abilità era quella di stare “dentro l’azione”, sentendosi vicino a quanti soffrivano, perché, per sua stessa affermazione, “se l’immagine non è buona vuol dire che non eri abbastanza vicino”.
Fra Storia, fotografia e aneddotica, nel corso dell’incontro Alessandra Mauro accompagnerà gli astanti in un percorso di approfondimento dei due fotografi, in grado di riprendere sempre nel vivo delle vicende, con uno sguardo originale eumano, e con una capacità di costruire e raccontare una storia in immagini che li ha resi pionieri - e, nello stesso tempo, maestri riconosciuti - della fotografia internazionale.
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