Il confine sottile di Camilla Iacomacci

“Il lavoro della giovane Camilla Iacomacci, scrive nella prefazione Pamela Michelis, esula dalla semplice opera letteraria per addentrarsi in un mondo più personale, quello di un percorso che alcune persone scelgono per aiutarsi a trovare la propria via, la propria dimensione, per ritrovare una dimensione di serenità dopo molta sofferenza. Come la stessa dolce Camilla ci anticipa, la sua esperienza non è stata per nulla facile, anzi, è stata caratterizzata da eventi che l’hanno profondamente segnata e che solo ora, dopo un lungo percorso personale - e in questo aiutata dalla scrittura - è riuscita a comprendere ed accettare”.
Come sottolinea la stessa Camilla Iacomacci, per lei è stato necessario “Scrivere non solo per un’evasione costruttiva, ma per crescere: rielaborandosi, comprendendosi, amandosi. Utilizzando questo strumento capisco la potenza dei miei sentimenti che, diventati parole, possono servire d’aiuto ad altri, che possono identificarsi in queste universali emozioni”.
“Il confine sottile” esprime compiutamente il “dono” che ha Camilla Iacomacci: saper comunicare a chi legge, al di fuori di ogni schematizzazione, i propri sentimenti e le sue riflessioni sul perché val la pena di vivere. In ogni pagina del libro prevale il significato emotivo delle parole e i ricordi continuano a vivere come simbolo del suo modo di intendere l’esistenza e l’amore in particolare quello verso gli altri, i più fragili e deboli per i quali, dopo l’esperienza del servizio civile prestato a favore del settore della terza età, sta lavorando ad un progetto d’assistenza innovativa.
Il libro è in distribuzione per le Edizioni Albatros.
Parte del ricavato della vendita del libro sarà destinato alla realizzazione e al sostegno dei laboratori solidali di scrittura “ LetterariaMente”.