Il libro Oltre Eboli. Da Carlo Levi a Francesco Rosi al Centro Carlo Levi a Matera

«Sono passati molti anni, pieni di guerra, e di quello che si usa chiamare la Storia. Spinto qua e là alla ventura, non ho potuto finora mantenere la promessa fatta, lasciandoli, ai miei contadini, di tornare fra loro, e non so davvero se e quando potrò mai mantenerla. Ma, chiuso in una stanza, e in un mondo chiuso, mi è grato riandare con la memoria a quell’altro mondo, serrato nel dolore e negli usi, negato alla Storia e allo Stato, eternamente paziente; a quella mia terra senza conforto e dolcezza, dove il contadino vive, nella miseria e nella lontananza, la sua immobile civiltà su un suolo arido, nella presenza della morte. “Noi non siamo cristiani”, essi dicono, “Cristo si è fermato a Eboli. Noi non siamo cristiani, non siamo uomini, non siamo considerati come uomini, ma bestie, bestie da soma» (Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli, 1945)
«Andai subito in Lucania e vidi che era bellissima. Sebbene gli antichi romani l’avessero spogliata delle sue foreste di querce per farsi le navi, l’incanto del paesaggio era sopravvissuto ai secoli. Ebbi di quella terra un’impressione formidabile. La Lucania non assomiglia alla Campania, né alla Sicilia, né alla Puglia. È fatta di gente orgogliosa, di lavoratori, gente che parla poco, che sembra venire da un’altra cultura, consapevole del valore di un contadino, del valore della terra. Insomma cominciò davvero un rapporto d’amore con questa regione. Diciamo che è stata quella terra a farmi raccogliere i sentimenti di Carlo Levi. Capii che potevo fare un film col quale sarebbe stato facile, anche per chi non conosceva la Lucania e i problemi del Sud, capire dove avveniva la storia» (Francesco Rosi, Io lo chiamo cinematografo, conversazione con Giuseppe Tornatore, 2012)
Oltre Eboli. Da Carlo Levi a Francesco Rosi, a cura di Orio Caldiron, Anton Giulio Mancino e Paolo Speranza - saggi di Alberto Saibene (Carlo Levi e Francesco Rosi. «Cristo si è fermato a Eboli» nella storia dell’Italia repubblicana), Paolo Speranza (Rosi secondo il Sud. La ricezione nel Mezzogiorno dei film più importanti), Ivan Moliterni (Terre oltre il confino. Il corpo geografico della Lucania di Carlo Levi e Francesco Rosi), Anton Giulio Mancino (Cristo non si è fermato a Eboli) ed Orio Caldiron (Leggere Rosi); testimonianze di Italo Calvino (Carlo Levi tra «Cristo si è fermato a Eboli» e «Paura della libertà»), Carlo Levi (Quando scrivevo “Cristo si è fermato a Eboli”; Ritorno in Lucania), Francesco Rosi (L’avventura viscontiana di Aci Trezza; Il «mio» modo di fare cinema), Leonardo Sacco (Troppo poco leviano«Cristo» del film), Michel Random («Esco al mattino e vado nei boschi». Conversazione tra Carlo Levi e Francesco Rosi), Roberto Linzalone (L’incontro con Francesco Rosi), Raffaele La Capria (Il cinema del malessere), Roberto Andò (La bellezza della verità. Da «Salvatore Giuliano» a «Dimenticare Palermo») - pubblicato da CinemaSud (Avellino), è disponibile in libreria e online da dicembre 2022, verrà presentato sabato 24 giugno 2023 presso la sala del Centro “Carlo Levi” di Palazzo Lanfranchi a Matera.
Alla presentazione - organizzata in collaborazione con Ombre Medidiane - Scuola di cinema, audiovisivo e cultura dell’immagine -, dopo i saluti di Antonio Zagaria (presidente del Centro “Carlo Levi” di Matera) e l’introduzione di Luciano Veglia (storico socio del Centro “Carlo Levi), interverranno Roberto Linzalone (poeta), Ivan Moliterni (direttore della Scuola Ombre Meridiane), Alberto Saibene (storico della cultura) e PaoloSperanza (direttore di CinemaSud).
Alessandro Poggiani
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