Il texano e l’Alitalia di Edoardo Borriello
Edoardo Borriello, considerato tra i massimi esperti del settore del trasporto aereo per averne scritto per oltre trent’anni sulle pagine economiche del quotidiano “la Repubblica”, ricostruisce nel suo ultimo libro “Il texano e l’Alitalia” (Edizioni Airnews International) circa due anni di storia della nostra Compagnia di bandiera. Un periodo particolare che va dall’inizio del 1994 ai primi mesi del 1996 quando, per risollevare le sorti seriamente compromesse dell’Alitalia, fu chiamato dalla “Texas Instrument Europe” il poco più che cinquantenne Roberto Schisano. “Quando arrivò in Alitalia, il ‘texano’ trovò debiti per 2.000 miliardi di lire e il personale più caro d’Europa. Per farli volare di più e ridurre i costi si scontrò con i piloti, che gli tesero una trappola. Per due giorni l’Alitalia fu paralizzata dalle emicranie di 200 piloti. Né l’IRI, né il governo intervennero”. La vicenda, iniziata sotto i migliori auspici, si risolse nel peggiore dei modi: Schisano assunto nel febbraio 1994, fu revocato dall’incarico il 19 ottobre del 1995 rimanendo però nel Consiglio d’amministrazione dal quale rassegnò le dimissioni il 29 febbraio 1996. Un caso certamente emblematico nella storia del nostro Paese dove i conflitti tra i poteri dello Stato, e le Organizzazioni sindacali, i “Boiardi di Stato” e le varie lobbies, rendono pressoché impossibili azioni di tutela di interessi collettivi a scapito di interessi particolari. Edoardo Borriello ricostruisce quei mesi attraverso gli articoli da lui scritti per “la Repubblica” e i commenti e le testimonianze dei “protagonisti” della vicenda, autentica “case history” di quelle che vengono studiate nei corsi di management delle università americane per completare, anche attraverso il dibattito dei partecipanti ai corsi di formazione, l’acquisizione dei concetti teorici necessari ad una consapevole gestione manageriale.
Alberto Esposito