“In mare non esistono taxi” di Roberto Saviano sulla nave di Open Arms al porto di Napoli

Roberto Saviano a Napoli venerdì 21 giugno 2019 nell’ambito del ciclo di incontri a bordo della nave Open Arms (Porto di Napoli, molo 22). Lo scrittore presenterà il suo nuovo libro In mare non esistono taxi, pubblicato da Contrasto, con il fondatore di Open Arms Oscar Camps. Modererà il presidente di A Buon Diritto Luigi Manconi.
«Sarebbe riduttivo considerare le fotografie delle traversate del deserto, delle prigioni libiche, dei gommoni in mare, dei salvataggi tra le onde, dei cadaveri che galleggiano, foto di denuncia o di cronaca. Tutto questo ci riguarda, tutto questo è per noi informazione preziosa. Il messaggio che ci arriva può diventare carburante per mutare il corso delle cose o pietra tombale per descrivere la loro fatale inevitabilità. A noi la scelta» (Roberto Saviano, In mare non esistono taxi, Contrasto, Roma 2019)
«In mare aperto basta lo schiaffo di un’onda per ribaltare un’imbarcazione. In mare aperto non c’è nessuno e non c’è nessun taxi da chiamare. Raccontare tutto questo è difficile, smontare le menzogne è difficile, ma contro la bugia non c’è altra pratica che la testimonianza» (Roberto Saviano, In mare non esistono taxi, Contrasto, Roma 2019)
In mare non esistono taxi è il primo libro in cui Roberto Saviano dialoga con la fotografia come testimonianza della realtà, intervistando quattro grandi fotografi, analizzando il loro lavoro, quello degli operatori e di tutti gli attori nel campo. «Questo libro è una testimonianza». Questo l’incipit del volume: un ragionamento sul fenomeno migratorio e sulle esperienze di chi questo dramma lo vive, lo osserva, lo documenta. E così, pagina dopo pagina, il lettore trova una carrellata di immagini dei fotografi che hanno seguito il tema da vicino - nelle sue varie accezioni - con i commenti di Saviano. Le rotte, le traversate nel Mediterraneo e, prima ancora, nel deserto del Sahara, i centri di detenzione - in Libia e altrove - la permanenza in Italia, i salvataggi in mare ad opera delle ONG e della Guardia Costiera italiana.
Una raccolta di fotografie dei più grandi autori internazionali che hanno documentato il tema si fonde con il racconto di Saviano, il quale, a sua volta, le contestualizza con i suoi commenti, analizzando anche in dettaglio i casi più significativi che sono stati pubblicati sui giornali e riviste Da Alan a Josefa, passando per il racconto del caso Diciotti. Da dove partono i migranti? Perché sono costretti a fuggire da alcune regioni dell’Africa passando per la Libia, dove vengono trattenuti a forza nei centri di detenzione, e costretti a pagare cifre spaventose per aver la possibilità di imbarcarsi alla volta dell’Europa? Questi viaggi sono sempre estremi, i barconi sono vecchi e sovraccaricati, le condizioni disumane. Sotto il profilo umanitario, un ruolo fondamentale è svolto proprio dalle ONG, definite colpevolmente “taxi del mare” ed allontanate dal mare dove la loro presenza era un soccorso fondamentale, unico. Saviano dà spazio anche ai volti degli operatori di Medecins Sans Frontières che salvano le persone in mare, con i loro ritratti sul campo. E così nel libro troviamo anche una conversazione con Irene Paola Martino, infermiera della nave Bourbon Argos.
L’autore, nel corso della presentazione a bordo della nave di Open Arms, accompagnerà il pubblico attraverso le sue lucide riflessioni, attraverso questo percorso visivo e umano, che ha dato la parola in particolare a quattro grandi interpreti della fotografia internazionale (Paolo Pellegrin, Giulio Piscitelli, Olmo Calvo e Carlos Spottorno), i quali si sono distinti per il loro lavoro sul tema dell’immigrazione.
Roberto Saviano (Napoli, 1979) è autore del bestseller internazionale Gomorra (Mondadori, Milano 2006), di ZeroZeroZero (Feltrinelli, Milano 2013) e dei romanzi La paranza dei bambini (Feltrinelli, 2016) e Bacio feroce (Feltrinelli, 2017). Per via del suo lavoro d’inchiesta e delle sue battaglie contro le mafie, dal 2006 vive sotto scorta.
Open Arms è un'organizzazione non governativa e senza fine di lucro che nasce da una società di soccorso marittimo con comprovata esperienza sul litorale spagnolo. La sua missione fondamentale è proteggere con la sua presenza in mare le persone che cercano di raggiungere l'Europa fuggendo da guerre, persecuzioni o povertà.
In mare non esistono taxi di Roberto Saviano, pubblicato da Contrasto (Roma) nella collana “In Parole” (foto di Martina Bacigalupo, Olmo Calvo, Lorenzo Meloni, Paolo Pellegrin, Alessandro Penso, Giulio Piscitelli, Moises Saman, Massimo Sestini e Carlos Spottorno), presentato anche al Salone del Libro di Torino e disponibile in libreria e online da maggio 2019, verrà presentato venerdì 21 giugno a bordo della nave di Open Arms ormeggiata al molo 22 del porto di Napoli (fra Calata Porta di Massa e la Capitaneria di Porto).
Al termine della presentazione l'autore si fermerà per un dibattito con i lettori e per firmare le copie del libro.
Infine, un’informazione importante sulla quale sarebbe impossibile non soffermarsi: In mare non esistono taxiè dedicato alla memoria di Alessandro Leogrande, il giornalista, scrittore (autore di libri quali Un mare nascosto - L’ancora del Mediterraneo, Napoli 2000 -, Le male vite. Storie di contrabbando e di multinazionali - L’ancora del Mediterraneo, 2003 -, Nel paese dei viceré. L’Italia tra pace e guerra - L’ancora del Mediterraneo, 2006 -, Uomini e caporali. Viaggio tra i nuovi schiavi nelle campagne del Sud - Mondadori, Milano 2008; poi Feltrinelli, Milano 2016 -, Il naufragio. Morte nel Mediterraneo - Feltrinelli, 2011 -, Adriatico - Feltrinelli, 2011 -, Fumo sulla città - Fandango, Roma 2013 -, Katër i Radës - Feltrinelli, 2014 -, La frontiera - Feltrinelli, 2015 -, Haye. Le parole, la notte - Feltrinelli, 2017 -, Dalle macerie. Cronache su fronte meridionale - Feltrinelli, 2018 -, a cura di Salvatore Romeo ed uscito postumo) ed intellettuale scomparso improvvisamente nel novembre 2017 a soli quarant’anni e che ha affrontato i drammatici temi delle migrazioni e delle speculazioni che ruotano attorno ai biechi traffici di esseri umani con grande impegno critico e passione, con libri, saggi ed articoli di altissimo livello.
Perché, come ricordato da Goffredo Fofi in una bellissima intervista di Antonella Gaeta apparsa su «la Repubblica» nel febbraio 2018, «era spinto dalla curiosità e dalla generosità, che ritengo debbano andare insieme. Perché la curiosità ha meno significato se serve solo a esaudire sfoghi personali. Mentre, se è curiosità per il mondo e per le sue ingiustizie, è messa a disposizione degli altri perché capiscano e intervengano. È curiosità al servizio del mondo, e per questo generosa»
Alessandro Poggiani
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