“Io sono il fotografo. Blow-up e la fotografia” al Live Alcazar a Roma

«C’è chi fa il torero, chi il deputato. Io faccio il fotografo» (Thomas, protagonista di Blow-up di Michelangelo Antonioni)
Un evento dedicato al celebre film di Michelangelo Antonioni del 1966. Il primo in occasione dell’uscita per Contrasto dell’ultimo libro della collana In Parole. A presentarlo al pubblico, analizzando i vari aspetti del film e della figura del fotografo protagonista, saranno Goffredo Fofi, autore di un testo del libro, Emiliano Morreale, giornalista e critico cinematografico, e Alessandra Mauro, che ne è la curatrice. Nel corso della serata l’attrice Micol Pavoncello leggerà brani del libro con accompagnamento musicale del chitarrista Fabio Micalizzi. L’appuntamento è nel cuore di Roma, presso il Live Alcazar, storico cinema di Trastevere che da due anni ha riaperto le porte consolidando una veste del tutto rinnovata con un programma multidisciplinare che spazia fra cinema, musica e performance di artisti in differenti ambiti.
Nel corso della serata è previsto un approfondimento completo del film Blow-Up di Michelangelo Antonioni, grazie al libro che mostra alcuni materiali inediti provenienti dall’Archivio Antonioni. Così, accanto al racconto di Julio Cortázar Le bave del diavolo, che ispirò il regista, troviamo anche il soggetto integrale firmato dallo stesso Antonioni.
Verranno mostrate le immagini originali, che Don McCullin realizzò per Antonioni e che il protagonista del film appende alle pareti e che andarono perdute con la fine delle riprese. Circa trent’anni dopo, nel 1996, vennero acquistate da un collezionista (Philippe Garner) durante un’asta a Londra. Erano ventuno. In Io sono il fotografo. Blow-up e la fotografia sono affiancate alle foto di scena - fra cui quelle di Eve Arnold - e ad alcune immagini di backstage. I tre protagonisti dell’evento (G. Fofi, E. Morreale e A. Mauro) guideranno gli astanti attraverso le relazioni fra i differenti mezzi espressivi visivi, ripercorrendo le tappe che hanno portato alla genesi ed alla realizzazione del film.
Per delineare in modo più autentico la figura del protagonista - un fotografo di moda che sta virando i suoi interessi verso la fotografia sociale - ed i suoi ambienti lavorativi, Antonioni prese spunto da alcuni fotografi britannici dell’epoca e si servì perfino dei loro lavori all’interno del film, come nel caso di John Cowan, a cui il protagonista si ispira. Pagina dopo pagina, fra i materiali preparatori del film, troviamo anche un questionario per i fotografi di moda della Swinging London, una relazione del giornalista Anthony Haden-Guest sul mondo dei fotografi e sulle loro abitudini ed infine un reportage di Francis Wyndham sui fotografi Brian Duffy, Terence Donovan e David Bailey.
Nella suggestiva location del Live Alcazar, giovedì 21 febbraio sarà possibile ritrovare il fascino inalterato che Blow-up ancora oggi continua ad esercitare, le sue riflessioni teoriche sul rapporto fra cinema e fotografia e fra fotografia e realtà - ergo fra occhio umano e obiettivo fotografico -, il contesto storico-fotografico in cui il film è realizzato, il ritratto della società contemporanea, e naturalmente la “leggendaria” Swinging London.
Io sono il fotografo. “Blow-up” e la fotografia, pubblicato da Contrasto (Roma) nella collana “In Parole”, è disponibile in libreria e online da novembre 2018.
Alessandro Poggiani
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