“La grammatica della corsa” di Fausto Vitaliano

“La grammatica della corsa” di Fausto Vitaliano
In libreria dal 14 marzo 2019 il libro di Fausto Vitaliano “La grammatica della corsa” (Laurana Editore).

«Era il presente, questo presente, a trascinarlo verso il basso, a riempirgli piedi e gambe di piombo? Ogni passo non era più l’istante che svanisce nel momento in cui si compie, ma lasciava dietro di sé una traccia bituminosa, come un’orribile lumaca aliena. Il presente faceva marcire la terra, come infettandola» (Fausto Vitaliano, La grammatica della corsa, Laurana Editore, Milano 2019)

Da quando è partito poco più che ventenne da Pressi del Lago, Martti Corvara non ha combinato granché. A distanza di vent’anni torna per fare chiarezza sul presunto suicidio del padre. Ad accoglierlo trova i tre amici con i quali ha condiviso il bagliore della giovinezza, l’attimo fugace in cui si crede di poter cambiare la Storia. Nel frattempo sono diventati politici e faccendieri, corrotti e corruttori, emuli dei loro padri e, a loro volta, padri infelici. Sullo sfondo, una spaventosa crisi economica e la chimera di riuscire a cavalcarla facendola sempre franca. Fra rave psichedelici e giacimenti di gas, un’inchiesta su una ragazza uccisa è destinata ad insabbiarsi sulle rive del Lago dei Morti. Eppure Martti, uomo senza qualità ma anche senza paura, non smette di correre e di cercare una grammatica nuova con cui dire finalmente qualcosa di sé.

Il romanzo di Fausto Vitaliano segue tre classici filoni narrativi: la ricerca di un padre, la morte di una ragazza ed il ricordo di un’antica amicizia. Sullo sfondo, una fra le più drammatiche crisi economiche della storia; un paesaggio, quello del Nord Est, industrialmente devastato; una comunità impaurita di perdere l’effimero benessere acquisito. Tuttavia, nelle viscere di quella terra si trova la soluzione: il gas. Un colossale giacimento in grado di allontanare la crisi e di ricacciare lontano i cinesi, arrivati per comprare a due soldi capannoni abbandonati e lavoratori disoccupati.

Martti Corvara ama correre. Nella pratica della corsa ha ritrovato un suo equilibrio; e, nel movimento della corsa, un meccanismo, una “grammatica”: c’è il passo che è stato e il passo che verrà, ma, nel mezzo, c’è il passo della spinta. Il passo dell’”ora”. Concentrandosi solo sul presente, non percepisce più angoscia per il passato né timore per il futuro. È l’unica modalità che gli consente di spostarsi nel suo spazio. Il presente è il solo tempo a sua disposizione.

Tuttavia, la vita non permette di ignorare il passato ed esige che ognuno di noi si occupi del suo futuro. Martti vuole sapere se suo padre si è davvero ucciso, ma, nello stesso tempo, dovrà offrire il suo contributo affinché una ragazza uccisa abbia giustizia. E, anche se ancora non lo sa, qualcuno lo sta aspettando a casa. Così, come nella corsa ogni passo ha una sua importanza, nella vita occorre comprendere il passato e prendere atto del presente, ma, più di tutto, è fondamentale preparare il futuro.

Le ultime pagine del libro sono le più crude, le più allucinate e spaventose. Una comunità disperata e disorientata, aizzata da una classe dirigente priva di qualunque etica, individua il nemico e si organizza per eliminarlo nella maniera più atroce. Un racconto finale fatto di paura e dolore, di sconforto e spietatezza. Una guerra fra nuovi poveri, molto simile a quella che, mutatis mutandis, si sta combattendo anche nelle nostre strade.

Ha dichiarato Fausto Vitaliano: «Ho raccontato una delle più antiche storie del mondo, la ricerca di un padre scomparso nel nulla. Ma anche quella di un’amicizia perduta, delle persone un tempo care che si sono trasformate fino a non saperle più riconoscere. E, infine, mi sono posto una domanda: se dovessimo scegliere tra ciò che è giusto e ciò che conviene, quale sarebbe la nostra scelta?»

Fausto Vitaliano(Olivadi - CZ -, 1962) è uno fra gli sceneggiatori di punta di Disney Italia e in particolare del settimanale «Topolino», edito da Panini Comics. Ha tradotto romanzi per Rizzoli e Feltrinelli ed ha curato alcuni volumi antologici. Ha pubblicato due saggi per ragazzi (La Repubblica a piccoli passi e La musica a piccoli passi, entrambi pubblicati da Giunti) ed ha scritto (insieme a Michele Serra) il monologo teatrale Tutti i santi giorni, prodotto dal Teatro Filodrammatici di Milano. Per Laurana ha pubblicato Era solo una promessa, Sex Pistols, la più sincera delle truffe e Lorenzo Segreto.

La grammatica della corsa di Fausto Vitaliano, pubblicato da Laurana Editore (Milano) nella collana “Rimmel”, è disponibile in libreria e online da marzo 2019.

 

 

 

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.


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