La mafia raccontata ai bambini nel libro di Francesca La Mantia LA MIA CORSA

La mafia raccontata ai bambini nel libro di Francesca La Mantia LA MIA CORSA
Mio padre aveva davvero rubato? Non avrebbe potuto chiedere un favore al Santo? Era, come dicevano tutti, colpa dei poliziotti? L’unico modo che conoscevo per frenare le domande nella mia testa era correre: correre veloce fino al mare.

«Credo che questo libro possa dare un contributo reale alla crescita di una generazione che, pur non avendo vissuto i capitoli più drammatici del contrasto alle mafie, deve sapere che la minaccia criminale non è sparita, al massimo ha cambiato volto». Queste le parole di Don Luigi Ciotti, che firma la prefazione del libro La mia corsa di Francesca La Mantia che lunedì 19 luglio - ventinovesimo anniversario della strage di via D'Amelio, in cui il giudice Paolo Borsellino fu assassinato insieme ai cinque agenti della sua scorta -  alle ore 18:00 verrà presentato a Todi presso i giardini di Palazzo Grondona, via Ettore Rolli n. 1.  Questo appuntamento rientra nel programma di presentazione del libro che l’autrice sta facendo nelle varie città d’Italia.

Nel suo lavoro l’autrice racconta la mafia attraverso la storia di Pietro, un bimbo che vive a Palermo, nei primi anni Ottanta, nel pieno delle vicende di quel periodo.

In collaborazione con la Libreria UBIK Todi, all’evento parteciperanno Elena Costanzi, per la lettura di alcuni brani del libro, e Salvatore Cantone, presidente di Fai Antiracket e Antiusura di Pomigliano d’Arco, per portare dal vivo la sua lunga testimonianza sul campo. Sarà presente l’autrice. Coordina l’incontro Chiara Giussani, presidentessa dell’Associazione Franca Viola.

L’incontro sarà trasmesso in diretta radiofonica dalla Web Radio Erreti di Gualdo Tadino.

 

Francesca La Mantia, classe 1985, è nata a Palermo ma vive e lavora a Milano. Docente di latino, sceneggiatrice e regista cinematografica e teatrale, nel 2015 ha realizzato il film documentario La memoria che resta, che fa emergere il sommerso e variegato mondo della resistenza, intervistando gente che non appare spesso in TV e sui libri, ma che ogni giorno combatte la sua lotta: nelle scuole, nelle sezioni Anpi e in ogni occasione della vita. Tra gli intervistati vi sono scrittori, partigiani, staffette, deportati, insegnanti, sorelle, amici e figli dei caduti.

L’Associazione Franca Viola è nata nel 2019 con l’intento di garantire ad ogni cittadino pari dignità, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche; favorire l’uguaglianza e pari opportunità tra uomini e donne; promuovere l’educazione culturale in particolare dei giovani sui temi delle politiche di genere e della valorizzazione delle differenze, proponendo la cultura della libertà, del rispetto, dell’accoglienza, della solidarietà, della pace.