La rosa di Marghe di Viviana Verbaro presentato a Sacrofano

Con l’autrice sono intervenuti Filippo Gaudenzi (giornalista Rai) e Laura Berti (Tg2 e conduttrice di Medicina 33) e Patrizia Nicolini (Sindaca di Sacrofano).
«Stride fredda la pioggia sui cardini del cuore. Sul suo letto di piume - arresa al lungo sonno - resta la principessa addormentata» (Giusi Verbaro, “Temevo il temporale. Già ne avvertivo i segni”)
«L’obiettivo del libro è suscitare una riflessione collettiva, sensibilizzare affinché incidenti come questo non accadano mai più- A fronte della preziosità della salute, un diritto sancito dalla Costituzione, noi giornalisti siamo quasi quotidianamente chiamati a raccontare vicende legate a una sanità che funziona male oppure a singhiozzo, soprattutto in alcune aree del Paese. Penso, ad esempio, alla morte assurda di Valeria Fioravanti, ventisette anni, madre di una bambina di tredici mesi, mandata a casa da quattro diversi ospedali, uccisa da una meningite batterica. La rosa di Marghe nasce proprio da una di queste storie, con l’esigenza di narrarla in modo tale da renderla emblematica, simbolica. Per questa ragione invece di un’inchiesta ho voluto scrivere un romanzo, per avere la libertà di abbandonare la realtà e dare anche spazio alla fantasia, di incrociare i piani. Perché Marghe, la protagonista del libro, non è una, sono tante» (Viviana Verbaro)
«Qualcuno aveva giocato alla roulette russa con la vita di Marghe. Come quando si carica un unico colpo in canna, si fa ruotare il tamburo della pistola e si spara» (Viviana Verbaro, La rosa di Marghe, Rubbettino, Soveria Mannelli 2023)
«... era davanti a me, respirava, era in vita, ma non viveva, le batteva il cuore, ma non provava nulla, aveva gli occhi aperti ma non mi vedeva. Il suo corpo, che reagiva d’istinto agli stimoli, era diventato la corazza che la proteggeva, ma anche la gabbia che la imprigionava in una quotidianità che non si può chiamare vita, ma che non è nemmeno morte» (Viviana Verbaro, La rosa di Marghe, cit., 2023)
Marghe è una donna di trentasette anni che, dopo aver insistentemente desiderato un figlio, si accorge finalmente di essere in gravidanza. Al momento delle doglie, trepidante, la corsa in ospedale per far nascere il suo bambino, ma qualcosa va storto: lei entra in coma e poi in stato vegetativo permanente. Per la sua famiglia comincia un calvario di dolore e di lotta contro mistificazioni, storture e sotterfugi di chi vorrebbe insabbiare verità e responsabilità. La vicenda, indagata dalla sua amica giornalista, si svolge in un crescendo di colpi di scena in quel lembo d’Italia da sempre dimenticato, insieme reale e immaginario, indolente e furbo, vittima di mali storici che lo trasformano in carnefice. Ci sarà ancora una speranza per Marghe? Riusciranno mai verità e giustizia a placare in parte la sua immane tragedia?
Viviana Verbaro, giornalista Rai, laureata in Scienze politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze, specializzata in Giornalismo e comunicazione d’impresa alla “Luiss Guido Carli”, ha collaborato con varie testate nazionali ed è stata a lungo nella redazione del Tg1 prima di passare a Radio1. Si occupa di tematiche sociali, salute, piattaforme social portando avanti incontri con le scuole sui grandi temi della nostra epoca. La rosa di Marghe è il suo primo romanzo.
La rosa di Marghe di Viviana Verbaro, pubblicato da Rubbettino - Soveria Mannelli (CZ) - nella collana “Patipatisse” - design: Andrea Caligiuri, Emilio S. Leo; photo: Anna Berkut/Stocksy - e disponibile in libreria e online da gennaio 2023, è stato presentato presso la Biblioteca comunale di Sacrofano venerdì 17 febbraio 2023.
Alessandro Poggiani
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