La Svedese e Dolce vita, dolce morte di Giancarlo De Cataldo a Spazio5

«Roma non ha più un padrone, ognuno può prenderne un pezzo. Lei lo ha fatto. Era una ragazza di borgata come tante, con sogni nemmeno troppo grandi. Poi ha afferrato un’occasione, ed è diventata la Svedese» (Giancarlo De Cataldo, La Svedese, Einaudi, Torino, 2022)
A mano a mano che la mezzanotte si avvicinava, la foresta dei tetti si andava popolando di gente, e dall’orizzonte si intensificavano i bagliori e cresceva lo scoppiettante concerto dei botti. Le autorità avevano vietato di sparare, e Roma tutta sparava; le autorità avevano vietato tutti gli assembramenti e le terrazze brulicavano di umanità.
Sharon, detta “Sharo”, poco più di vent’anni, bionda, alta, magra, la faccia sempre imbronciata; non una bellezza classica, eppure attira gli uomini come il miele le mosche. Vive in periferia con la madre invalida ed ha bruciato un bel po’ di lavoretti precari sempre per la stessa ragione: le mani lunghe dei capi. Poi una misteriosa consegna portata a termine per conto del fidanzato, un piccolo balordo, cambia la sua esistenza. Con la protezione di un annoiato aristocratico, Sharo comincia la sua inarrestabile ascesa criminale. Ma la mala che conta, quella che controlla il mercato della droga, si accorge di lei e comincia a tenerla d’occhio, a guardarla con rispetto, con timore, con odio. In quell’ambiente, nella zona oscura della città, nessuno la chiama più con il suo nome. Per tutti è “la Svedese”.
Dolce vita, dolce morte. 1963. Luccicano le luci di Roma al tempo della Dolce Vita. Lampeggiano i flash delle macchine fotografiche tra le mani svelte e nervose dei paparazzi, gli scandali sono l’altro nome della mondanità. Nei caffè si tira tardi, il sogno più bello è quello che si sogna insieme. Sogna anche una ragazza tedesca: ha ventitré anni, si chiama Greta e vuole fare l’attrice. Finché, un giorno di maggio, viene trovata uccisa a coltellate in un palazzo nei dintorni di via Veneto. Sotto la superficie abbagliante della capitale, infatti, si nascondono gli abissi. Lo sa bene Marcello Montecchi, trent’anni, brillante firma di un prestigioso quotidiano romano. Il suo direttore gli ha chiesto di seguire il caso senza sapere che lui, Greta, l’ha conosciuta davvero, durante incontri fugaci al sapore di whisky e sigarette. E, ora, dovrà addentrarsi nel lato segreto e oscuro di quella inafferrabile ragazza. Attraverso una lente narrativa inedita e affascinante, Giancarlo De Cataldo, ispirandosi a un inestricabile cold case che ha segnato i nostri anni Sessanta, ci racconta le ossessioni e i misteri della città eterna.
Giancarlo De Cataldo (Taranto, 1956) è magistrato, scrittore, drammaturgo e sceneggiatore. Ha scritto molti romanzi - il più noto fra i quali è sicuramente Romanzo criminale (Einaudi, 2002), vincitore del Premio Scerbanenco 2003 e da cui è stato tratto il film omonimo (2005) diretto da Michele Placido, poi seguito dalla serie tv (2008-2010) -, sceneggiature per cinema e televisione, testi teatrali. Collabora con quotidiani e riviste come, fra le altre, «la Repubblica», «Il Messaggero», «Corriere della Sera». Nel giugno 2007 esce nelle librerie Nelle mani giuste, ideale seguito di Romanzo criminale e che si svolge negli anni Novanta, dal periodo delle stragi del ’93 a Mani Pulite ed alla fine della cosiddetta “Prima Repubblica”; i due libri hanno alcuni personaggi in comune. Nel 2009 esce La Forma della paura (Einaudi), scritto a quattro mani con Rafele Mimmo. Dell’anno seguente è Il padre e lo straniero (Einaudi, 2010). Nel 2012 esce Io sono il Libanese e l’anno seguente, con Gianrico Carofiglio e Massimo Carlotto, firma un volume di racconti intitolato Cocaina, pubblicato da Einaudi nella collana “Stile libero”. Dello stesso anno è Suburra (Einaudi, 2013), di cui è autore insieme a Carlo Bonini. Fra gli altri libri ricordiamo I semi del male (Rizzoli, 2014), Nell’ombra e nella luce (Einaudi, 2014), Alba nera (Rizzoli, 2019), Quasi per caso (Mondadori, 2019), Un cuore sleale (Einaudi, 2020), Il suo freddo pianto (Einaudi, 2021).
La Svedese di Giancarlo De Cataldo, pubblicato da Einaudi (Torino) nella collana “Stile libero big” e disponibile in libreria e online da giugno 2022, e "Dolce vita, dolce morte" (Rizzoli, 2022) verranno presentati a Spazio5 martedì 18 ottobre 2022.