Lot di Bryan Washington

Lot di Bryan Washington
In libreria da settembre 2020 il libro di Bryan Washington “Lot” (Racconti Edizioni).

Attorno a Downtown, dove i grattacieli delle compagnie petrolifere riflettono come prismi la luce del sole texano, la “vera” Houston è una distesa di parchi malmessi, immensi quartieri popolari, parcheggi, club, lavanderie a gettoni, superstrade e sottopassaggi. Qui la vita è nascosta e multiforme, colorata dai volti degli immigrati e da quelli dei loro figli, ma anche segnata da un certo tipo di destino, da possibilità lasciate per strada, dalla lottizzazione delle abitazioni e delle esistenze. È questo l’eco di significati riverberato da Lot.

Fra i quartieri e gli incroci di questa Houston tentacolare, Bryan Washington concepisce un’opera a metà fra due forme letterarie. Da una parte il racconto, l’istante in cui ognuna di queste vite assume il proprio significato, il pettegolezzo delle “viejas” davanti alle loro “shotgun house”: cugine ex-prostitute che leggono Calvino per dimenticare un aborto, chupacabra alla deriva, squadre di baseball “queer” che improvvisano una partita dopo le devastazioni dell’ennesimo uragano. Dall’altra il romanzo, la spina dorsale di tutta la raccolta, che sembra canalizzare i sospiri di una città e dei suoi milioni di disperati: la lunga parabola di un protagonista senza nome che cresce fra l’assenza della sorella, la fuga del padre e le scelte violente del fratello maggiore, facendo i conti sia con la propria omosessualità sia con la propria complicata e immobile patria aliena, per una sorta di doppia e quasi impossibile emancipazione.

Considerato come uno fra i più interessanti esordi dell’anno (come dimostrato dai numerosi premi vinti), Lot rivela un talento del tutto singolare, con uno stile anch’esso a metà, fra la veracità di una prosa rapida, intrisa di “melting pot” e di “street knowledge”, e la poeticità tipica di certi orizzonti oleosi, di certe insicurezze sessuali e di alcuni, rari e centellinati, momenti catartici.

 

Lot di Bryan Washington, pubblicato da Racconti Edizioni (Roma), traduzione di Emanuele Giammarco, illustrazioni di Simone Mostacci, è disponibile in libreria e online da settembre 2020.

 

Racconti Edizioni, nata a Roma nel 2016 da un’idea di Stefano Friani e Emanuele Giammarco, è l’unica casa editrice italiana specializzata in short stories. Fra gli autori e le autrici presenti in catalogo ricordiamo Mia Alvar (Famiglie ombra), Margaret Atwood (Fantasie di stupro, L’uovo di Barbablù), James Baldwin (Stamattina stasera troppo presto), Jacques Bens (Novelle disincantate), John Cheever (Birra scura e cipolle dolci), Eric Faye (Sono il guardiano del faro), Stephen Graham Jones (Albero di carne), Gert Hofmann (La parabola dei ciechi), Elvis Malaj (Dal tuo terrazzo si vede casa  mia), Dambudzo Marechera (La casa della fame), Marco Marrucci (Ovunque sulla terra gli uomini), Rohinton Mistry (Lezioni di nuoto), Philip O’ Ceallaigh (Appunti da un bordello turco, La mia guerra  segreta), John O’ Hara (La ragazza nel portabagagli. Prediche e acqua minerale, Immagina di baciare  Pete. Prediche e acqua minerale), Chinelo Okparanta (La felicità è come l’acqua), Michele Orti Manara (Il vizio di smettere), ZZ Packer (Bere caffè da un’altra parte), James Purdy (Non chiamarmi col il mio nome, A casa quando è buio, Come in una tomba), B. Traven (Coriandoli il  giorno dei morti),  Altaf Tyrewala (Karma Clown. Dispacci da una nazione iperreale), Jess Walter (Viviamo in acqua), Brian Washington (Lot), Eudora Welty (Una coltre di verde, Un attimo  immobile), Virginia Woolf (Oggetti solidi. Tutti i racconti e altre prose).

La raccolta Viaggi sulla  Luna contiene invece racconti di Dino Buzzati (Non deluderci, Luna), James G. Ballard (L’uomo che camminò sulla Luna), Konstantin Ciolkovskij (Sulla Luna), Arthur C. Clark (Vento dal sole), Walter Fontana (Non siamo mai stati sulla Luna), Robert A. Heinlein (Requiem), Federico Lai (Non c’è peggior sordo), Tommaso Landolfi (Il racconto del lupo mannaro), Luigi Malerba (La Luna doppia), Edgar Allan Poe (L’incomparabile avventura di tale Hans Pfaall), Stanley Weinbaum (La Luna pazza).    

 

 

 

 

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.