Massimo Roscia presenta 'Peste e corna'

Dopo gli straordinari successi del romanzo “La strage dei congiuntivi” (Exorma, 2014) e del divertente saggio “Di grammatica non si muore” (Sperling & Kupfer, 2016), Massimo Roscia riappare finalmente tra gli scaffali delle librerie, per la gioia dei suoi numerosi lettori. Affermato scrittore, allegro (anche se si fatica a trovare sue foto in pose sorridenti) guascone e disincantato osservatore della società, Roscia torna a farci sorridere sull’uso, talvolta bizzarro, che facciamo della lingua italiana. Questa volta a finire sotto la sua lente satirica sono le frasi fatte, le espressioni idiomatiche, i luoghi comuni, le metafore logore e gli altri modi di dire che tutti usano e di cui molti abusano.
Ancora una volta Roscia, invitandoci a un uso pieno e più consapevole dell’italiano, dimostra di avere un grande senso dell’umorismo e una non comune abilità nel maneggiare quel complesso repertorio che chiamiamo lingua. Giocando con le parole come Flaiano, Campanile o Arbasino, passa al setaccio tutte le sequenze plastificate che, invadendo ogni ambito semantico, azzerano la nostra capacità espressiva e ci espongono al rischio di essere presi, come scriveva Dostoevskij, «per uno scolaro di ginnasio che ha composto un compito sul sorgere del sole».
E così, tra un “ammesso e non concesso” e un “non esistono più le mezze stagioni”, un’allegra risata e una seria riflessione, viene fuori un libro lontano da ogni schema tradizionale, agile, divertente, saporito, godibilissimo, colmo di citazioni, aneddoti e riferimenti culturali tanto curiosi quanto stimolanti, un libro da leggere “senza se e senza ma”, un libro che Massimo Roscia presenterà “a modo suo”, domenica 25 marzo, alle ore 11:31 («Ricordateve dell’ora legale» tiene a precisare l’autore), da Libri&Bar Pallotta, la dinamica libreria romana che, proprio quel giorno, festeggerà i dieci anni di attività. Per questo, “alla fine della fiera”, il divertimento è assicurato.

Giovanni Currado
Giornalista e fotografo, autore di diversi reportages in Asia e Africa. Responsabile dello studio dell'immenso archivio fotografico Riccardi e curatore della collana "Fotografici" per Armando Editore.
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