Padri di Giorgia Tribuiani alla Biblioteca Melchiorre Delfico di Teramo

«Padri testimonia come in minime storie possono rivelarsi spazi immensi. Un libro d’amore in senso largo, come accettazione e accoglienza dell’altro, quindi comprensione dell’umano al di là del proprio perimetro individuale. Certo c’è anche di più: la voce del perdono, la generosità di offrire sempre altre occasioni di fronte alla mancanza, all’assenza, ai sempre possibili errori che accompagnano i giorni che ci sono dati. Alla fine, verrebbe solo da dire, da parte di chi scrive come di chi legge: “non è niente, è la vita soltanto”» (Remo Rapino)
«Poi c’era un secondo mondo, lontanissimo dal mio, nel quale vivevi tu» (Franz Kafka, Lettera al padre)
E’ un pomeriggio di primavera quando, con lo stesso corpo e la stessa età del giorno della sua morte, Diego Valli risorge. Si risvegli sul pianerottolo di quello che era stato il suo appartamento, tira fuori le chiavi, prova a infilarle nella serratura ma si trova faccia a faccia con il figlio Oscar, lasciato bambino e invecchiato ormai di oltre quarant’anni. Da qui ha inizio una vicenda di riconciliazione e distacchi, una storia intensa e sincera sul rapporto fra padri e figli e sulla necessità del perdono. Una volta riconosciuto il padre, Oscar affronta il comprensibile straniamento aggrappandosi alle incombenze della quotidianità, mentre Clara, sua moglie, non crede al miracolo e si oppone all’idea di ospitare in casa uno sconosciuto. A complicare si aggiunge l’arrivo di Gaia, la figlia della coppia, che torna nella città natale per trascorrer le vacanze. Di nascosto dalla madre, che sovente è via per lavoro, Gaia ha finalmente l’occasione di conoscer suo nonno: un uomo profondo, amante della musica, più simile a lei di quanto sia mai stato suo padre. Oscar, al contrario, scoprirà aspetti di Diego che non credeva gli appartenessero.
Un anno dopo il perturbante e vertiginoso Blu, Giorgia Tribuiani torna con un romanzo dalla prosa tesa e accattivante che si appunta su una storia a tre voci di rabbia e dolore, parole non dette e seconde occasioni. Una riflessione sulla famiglia dalla trama originale in bilico fra realtà ed impossibile per un’autrice in grado come pochedi scavare a fondo nell’animo umano per far emergere il rimosso e stimolare la comprensione con uno stile personale notevole e sorprendente.
Giorgia Tribuiani è nata ad Alba Adriatica (TE) e vive a Pescara. Dopo la laurea in Editoria e giornalismo e un master in Marketing e comunicazione, ha collaborato con testate giornalistiche e agenzie di stampa, e curato la comunicazione online per alcune multinazionali. Attualmente lavora come docente di Scrittura creativa presso la Bottega di narrazione diretta da Giulio Mozzi e fa consulenze letterarie. Ha esordito nel 2018 con il romanzo Guasti (Voland). Con Fazi Editore ha pubblicato anche Blu (2021). Nel 2022 ha pubblicato Binari (hopefulmonster editore) e Superstar (Tetra). E’ comparsa nelle antologie Abruzzesi per sempre (Edizioni della Sera, 2019), Polittico (Caffè Orchidea, 2019) e Nuvole corsare (Caffè Orchidea, 2020). In arrivo e molto atteso il suo manuale sulla scrittura perturbante, che uscirà nei prossimi mesi per Dino Audino editore.
Padri di Giorgia Tribuiani, pubblicato da Fazi Editore (Roma) nella collana “Le strade” - In copertina: illustrazione di Jorm Sangsorn -, libro candidato da Gioacchino De Chirico al Premio Strega 2022 (motivazione: Giorgia Tribuiani è una delle scrittrici più interessanti e innovative nel panorama letterario italiano. Con grande coraggio culturale ha affrontato temi originali come quello del rapporto tra corpi e arte, tra corpi e relazioni umane. Oggi, attraverso il suo ultimo libro, Padri, si misura con una tematica più tradizionale e frequentata dalla scrittura italiana contemporanea, ma lo fa con un piglio originale e con grande personalità. Quello che potrebbe sembrare un allineamento alle convenzioni più consolidate diventa invece, ancora una volta, uno scarto creativo che aggiunge conoscenza, cuore e realtà al già conosciuto. La cifra stilistica di una scrittura mai elementare ma assai colta e matura, permette a Tribuiani di scandagliare il senso profondo della vita di tutti noi, presenti e assenti, che sbagliamo, ci pentiamo, amiamo e, in definitiva, viviamo») e disponibile in libreria e online da febbraio 2022, verrà presentato - ad ingresso libero - presso la corte interna della Biblioteca “Melchiorre Delfico” a Teramo venerdì 3 marzo 2023.
Alessandro Poggiani
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