Pasolini a cura di Marco Antonio Bazzocchi

Pier Paolo Pasolini negli anni Sessanta Pier Paolo Pasolini negli anni Sessanta foto Carlo Riccardi
«Io credo, lo credo profondamente, che il vero fascismo sia quello che i sociologhi troppo spesso hanno bonariamente chiamato la società dei consumi» (Pier Paolo Pasolini, “Scritti corsari”)

Nel corso della sua intera vita di intellettuale e di artista, di “moralista” sotto mentite spoglie e grande “eretico”, Pier Paolo Pasolini (1922-1975) si è spinto dal centro verso l’esterno, dal cuore della cultura tradizionale verso i margini inesplorati di culture popolari o alternative - dal centro di Roma verso le borgate, dal Sud dell’Italia al Sud del mondo - esaltando la vitalità eccessiva, anomala, sregolata del sottoproletariato e condividendone la condizione di escluso dal mondo dei “vincitori”. Ha utilizzato tutti gli strumenti espressivi a sua disposizione: romanzi, saggi, articoli, poesie, regie, sceneggiature, drammi teatrali per impadronirsi di ambienti prossimi a scomparire, non ancora corrotti dal Potere (che lui scriveva volutamente con la “p” maiuscola, in modo molto critico) e denunciare la divisione della società in «soggiogatori» e «soggiogati». Con le sue prese di posizione ha spiazzato anche la parte progressista - o che si autodefiniva tale - della società, mettendola di fronte alla sua cecità ed alle sue ipocrisie nei confronti degli eventi di un’epoca al confine - purtroppo molto labile - fra civiltà e barbaria.

Marco Antonio Bazzocchi è professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea e di Letteratura dell’età romantica presso l’Università di Bologna. I suoi studi si sono rivolti soprattutto ad autori dell’Ottocento e del Novecento, da Giacomo Leopardi a Pier Paolo Pasolini, ed a temi critici come la rappresentazione del corpo nella letteratura ed il rapporto fra letteratura ed arti visive. Su Pasolini ha pubblicato Pier Paolo Pasolini (Bruno Mondadori, Milano 1998), I burattini  filosofi (Bruno Mondadori, Milano 2007), Esposizioni. Pasolini, Foucault e l’esercizio della verità (Il Mulino, Bologna 2017).

Pasolini a cura di Marco Antonio Bazzocchi, pubblicato da Mondadori, è uscito con il «Corriere della Sera» nella collana “I Grandi della Letteratura Italiana” a partire da martedì 16 giugno 2020.

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.