“Perché il tempo vola” di Alan Burdick

Perché siamo più produttivi quando abbiamo molto da fare mentre nei momenti di relax ci pare di non riuscire a combinare niente? Perché ci sembra che la nostra prima storia d’amore sia durata molto più a lungo di quanto sia avvenuto in realtà? Possiamo in qualche modo controllare e plasmare la nostra percezione dello scorrere dei giorni, delle ore, dei secondi? E ancora, che forma ha il tempo? È una retta, come la freccia di Zenone e il suo tragitto impossibile? È un cerchio, come il ciclico calendario dei Maya? O ha il volto dell’astronauta Scott Kelly che, tornato sulla Terra dopo aver trascorso cinquecentoventi giorni in orbita, era invecchiato cinque millisecondi in meno rispetto al gemello rimasto a casa?
Alan Burdick invita il lettore ad un curioso viaggio nel mondo del tempo: dalle meridiane e dalle clessidre ad acqua dell’antichità all’invenzione del secondo; dall’utc, il Tempo Universale Coordinato, che regola tutti gli orologi del pianeta, alle scoperte sul ritmo circadiano, il nostro naturale orologio interno; dalle teorie di Einstein sulla dilatazione temporale al caso del musicista Clive Wearing che, dopo aver improvvisamente perduto la memoria, si ritrovò a vivere in una sorta di eterno presente.
Con Perché il tempo vola il Saggiatore propone un’originale riflessione sulla dimensione che forse più di tutte influisce sulla nostra vita (sia lavorativa sia affettiva9. Un percorso che attraversa la fisica, la filosofia e la letteratura, fondendo sant’Agostino e Richard Feynman, il «presente specioso» di William James e i viaggi nel futuro di H.G. Wells, gli esperimenti di Michel Siffre - che trascorse oltre duecento giorni in un laboratorio isolato sottoterra per indagare la percezione del tempo in condizioni di deprivazione sensoriale - e la lingua pirahã, quasi priva di riferimenti temporali. Per porre domande le cui risposte. inevitabilmente, aprono ad altri quesiti: perché se c’è una cosa sulla quale abbiamo sempre trovato il tempo di interrogarci è, per l’appunto, il tempo medesimo.
Alan Burdick è giornalista scientifico che scrive per il «New Yorker». Ha collaborato con «Times Magazine», «Discover», «OnEarth», «Harper’s» e «GQ» ed è stato direttore editoriale e autore per «Science Bulletins». Ha pubblicato Lontano dall’Eden. Un’odissea ecologica (Codice, 2006), finalista al National Book Award e premiato con l’Overseas Press Club Award per il giornalismo ambientale.
Perché il tempo vola. E perché la felicità è un lampo e quando ci annoiamo le ore non passano mai di Alan Burdick, traduzione di Gledis Cinque, pubblicato da il Saggiatore nella collana “La Piccola Cultura”, è disponibile in libreria e online da maggio 2018.
Alessandro Poggiani
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