Porte Chiuse. Lettera ai genitori Erminia Romano - Tonino Tatò 1921-2021 di Giovanna Tatò

Porte Chiuse. Lettera ai genitori Erminia Romano - Tonino Tatò 1921-2021  di Giovanna Tatò
In libreria da marzo 2023 “Porte Chiuse. Lettera ai genitori Erminia Romano - Tonino Tatò. 1921-2021” (Maurizio Vetri editore) di Giovanna Tatò.

«In verità, la bacchetta di Erminia Romano è apparsa vigile, sensibile e soprattutto esattissima, impugnata come era da un’autorevole musicista che ha tutte le carte in regola per ciò che si riferisce agli studi, ai titoli, ai successi conseguiti in mezza Europa sul podio direttoriale e, soprattutto, per ciò che riguarda una evidente e meticolosa orchestrazione delle pagine eseguite» (Guido Turchi, 1966)

«È apparsa molto ben curata l’esecuzione della Sinfonia n.40 in sol minore, K550 di Mozart nel rilievo al prevalente tema cantabile... Intensa, penetrante nel suo ampio respiro la sempre così gradita Ouverture n.3: Leonora (1806) di Beethoven» («Il Mattino», 1972)

«È tempo che di Antonio Tatò ci si occupi in sede storiografica, come protagonista importante di quel cinquantennio di vita italiana che è ormai alle nostre spalle» (Vittorio Tranquilli, 2001)

«[...] che uno storico di domani sappia prenderne le misure in senso giusto, senza essere deviato da polemiche troppo contingenti» (Leopoldo Elia, 1992)

 «A voi che i natali mi deste / mai va’l pensar / men che forte e dolce insieme» (Anonimo del XIX secolo)

 

Due personalità di spicco: l’una, Erminia Romano (1921-1987) direttore d’orchestra, avvolta nel silenzio degli anni dopo oltre due decenni sul podio direttoriale e l’altra, Tonino Tatò (1921-1992), conosciuto solo per metà nei suoi quindici anni come “braccio destro” di Enrico Berlinguer. In questa Lettera ai genitori, l’Autrice si rivolge alla madre narrandone l’originalità delle scelte, la sensibilità di artista e a suo padre, narrandone gli aspetti sconosciuti nascosti sotto la patina apparente rivolta al mondo, spesso ammirata, spesso temuta, anche odiata.

Narrazione di vissuti nel periodo storico dei cambiamenti turbolenti che vanno dagli anni Quaranta agli anni Ottanta, istanti di vita fissati dal neutrale obiettivo fotografico, assaggi di indagine critica sull’una e sull’altro, rappresentano complessivamente, nel volume, un faro puntato su due personalità meritevoli dello sguardo che i loro contemporanei non sono stati in grado di dare.

 

Giovanna Tatò, giornalista professionista dal 1973 e scrittrice, nasce a Roma e vive a San Gemini (TR). Ha cominciato la sua carriera giornalistica nel quotidiano «Il Gazzettino» di Venezia, città in cui si era trasferita per frequentare l’Università Ca’ Foscari, ed ha proseguito scrivendo per l’Ufficio Stampa della Rizzoli editore (Milano). Per l’agenzia giornalistica Italia Roma (dove è diventata professionista) e per quotidiani e settimanali nazionali, fra cui «L’Espresso» di Livio Zanetti e «la Repubblica» di Eugenio Scalfari. Dopo una dozzina d’anni nella carta stampata, ha trascorso ventidue anni alla Rai di Roma (RadioRai, Tg3 nazionale, RaiNews24). Nominata inviato speciale, ha realizzato reportages da molte parti del mondo, compresa la Germania nel corso della caduta del Muro di Berlino ed il successivo processo di riunificazione. È stata anche alla “macchina” del telegiornale, producendo e conducendo edizioni e rubriche, fra cui, a notte fonda e in diretta, la rassegna stampa internazionale con le prime pagine dei quotidiani esteri. Ha realizzato numerose inchieste (fra cui la tragedia di Ustica, la già citata caduta del Muro di Berlino) ed interviste (Andrea Camilleri, Helmut Kohl - cancelliere tedesco dal 1983 al 1998 - l’ex magistrato Antonio Di Pietro appena entrato in politica). Ha pubblicato il romanzo Gerusalemme - La verità delle stelle (Il Seme Bianco, Roma 2018), riconosciuto nella cinquina vincente del premio letterario “Città di Sarzana” 2019 per la Narrativa e presentato a Roma (Palazzo delle Esposizioni, Libreria del Viaggiatore), Sarzana (SP), Spoleto (PG), La Spezia, Terni. Alcuni suoi racconti - fra cui Bella, segnalato fuori concorso nel Premio Internazionale Federico II di Svevia - sono apparsi in raccolte antologiche (Giulio Perrone, 2022), Estate in cento parole (Laura Capone editore - collana “I Cigni” -, 2019) e sul web (www.poetitralestelle.it), e alcune poesie sulla sua pagina Facebook.

È attiva sui social: fb (profilo e pagina dell’autrice), Instagram, YouTube; ha un sito web a suo nome. Conosce quattro lingue moderne, oltre al latino classico ed al greco antico. Nel 2016 ha seguito un corso di sanscrito con il linguista Jacopo Nuti e recentemente ha ripreso i suoi studi di pianoforte con il Maestro Virna Liurni, che ha ideato il “San Gemini Classic Festival” di cui è direttore artistico. Nel giugno 2022 ha partecipato con successo ad una Masterclass con il Maestro Piernarciso Masi, ricevendo un lusinghiero attestato. Ha sempre coltivato lo studio di testi sacri antichi.

 

Porte Chiuse. Lettera ai genitori Erminia Romano - Tonino Tatò. 1921-2021 di Giovanna Tatò, pubblicato da Maurizio Vetri editore (Enna) nella collana “Saggi”, con il contributo di Lucia Navarrini, pp. 224, euro 18,00, è disponibile in libreria e online da marzo 2023.

 

 

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.