Riapre la libreria Arion in piazza Montecitorio

Una buona notizia per gli appassionati di libri e per quanti auspicano una rinascita culturale del centro di Roma, da anni funestato da una vera e propria desertificazione di luoghi storici, come appunto la libreria Montecitorio, che aveva abbassato le serrande nel Maggio 2014. A oltre dieci mesi di distanza, quella che sembrava l’ennesima luce spenta nel cuore della città, si trasforma in un piccolo ma vivacissimo faro dal quale, ci si augura, prenda il via l’inversione di tendenza di un fenomeno che a oggi ha causato la scomparsa di tanta parte della memoria culturale e commerciale del centro storico romano.
Arion è riuscita in questo “miracolo” grazie a una sequenza di circostanze favorevoli che ne hanno supportato lo sforzo: va segnalata la sensibilità dei proprietari delle mura, ma soprattutto la partnership con INARS, società del gruppo Jacorossi, che alla propria mission industriale affianca un’altra attività grazie alla quale è stata creata negli anni una delle più importanti collezioni d’arte contemporanea, di ampio respiro internazionale. Un patrimonio che oggi il gruppo intende valorizzare attraverso una “art gallery” collocata strategicamente proprio all’interno della libreria di Piazza Montecitorio: luogo simbolico ma anche il crocevia di un’area urbana di grande fascino.
Riportare i libri in queste strade accompagnandoli con una proposta di così alto livello, significa ribadire a gran voce l’importanza di luoghi nei quali le persone tornino ad incontrarsi, a sfogliare libri, a godere di opere d’arte, a percepire insomma la cultura come una opportunità che appartiene al vissuto quotidiano e non all’estemporaneità di una visita al museo o a una fiera libraria.
La INARS Art Gallery Montecitorio, oltre ad esporre e vendere in maniera permanente le opere della collezione (arte figurativa e scultura), organizzerà ogni due mesi una nuova retrospettiva. Si inizia con il tema del rapporto tra arte e politica: la mostra inaugurale La politica dei segni vedrà quindi opere di Tano Festa, Mario Schifano e Franco Angeli, realizzate prevalentemente tra gli anni ‘60 e ’70 a cui si affiancheranno due mobili degli anni ’30, uno dei quali in stile futurista, una lampada decò, una testa di terracotta e una placca con l’aquila, entrambe di epoca fascista.
La libreria offrirà, nella continuità con gli standard di Arion, non pochi segni di originalità, oltre ovviamente alla nuova attività espositiva: non mancherà, in proposito, un qualificato settore dedicato all’editoria d’arte, insieme al migliore assortimento sulle discipline legate alla politica e all’attualità. Alle novità di narrativa si affiancherà anche un reparto di modernariato con prime edizioni e traduzioni di prestigio di grandi opere letterarie e saggistiche. Confermato, ovviamente, il giusto spazio a Roma e alla sua storia politica e artistica.
Infine una curiosità: in occasione della riapertura, e per colmare idealmente tutti questi mesi di assenza dei librai dal territorio, Arion inaugura proprio in Piazza Montecitorio il nuovo “Cambio automatico”, un servizio in favore di quanti intendano disfarsi di libri acquistati negli ultimi 12 mesi e che, per ragioni diverse, non intendono conservare. Riportandoli in libreria si otterrà un buono spesa (equivalente all’incirca a un terzo del valore originario) da poter utilizzare in quella o in tutte le altre librerie Arion. Come a dire: dopo tutto questo tempo nel quale non abbiamo potuto consigliarvi il titolo giusto, avete l’opportunità di sostituirlo con qualcosa di meglio.
La storia di questa libreria, chiusa dopo 40 anni e che oggi torna a nuova vita, riparte anche da qui.
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