Sebastian di Cesare Picco

«Con passi intensi e una scrittura intensa e poetica, Picco rilegge la cecità di Bach, la sua discesa nelle tenebre, come un'anabasi, guidata dalla fede, verso la luce di una verità superiore, un codice di suoni assoluti» (Gian Mario Benzing su «La Lettura» / «Corriere della Sera»)
«Sebastian non abbandona mai l’alveo della veridicità dei fatti, ma la scrittura di Picco è lontana dalla saggistica di settore, è parola umana e magica allo stesso tempo e crea, entro la struttura del romanzo, un nuovo codice di lettura più interiore, spirituale, che una volta decifrato dà accesso a quanto della musica di Bach riesce a risvegliare dentro ognuno di noi» (Paola Parri su «Pianosolo»)
«Una scrittura fluida, capace di arrivare a tutti, che sottende, però, infinite chiavi di lettura, in cui spicca l’immenso amore per il potere immaginifico del suono» («Expartibus», intervista di Lorenza Iuliano)
«Mi chiamo Johann Sebastian Bach, ma puoi chiamarmi Sebastian». L'aspetto impacciato e gli occhi impazienti, la giacca di una taglia più grande, le tasche piene di spartiti. «Facciamo due passi?» Georg Erdmann è interdetto: quel ragazzino è più giovane di lui, ma al liceo di Ohrdruf è già notissimo per via del suo orecchio prodigioso, in grado di riconoscere le note in ogni cosa, dal fruscio delle foglie nel viiale alla risata della figlia del pellaio. Siamo nell'estate del 1698, ed è così che fra i due studenti nasce un'amicizia fatta di sogni di gloria e concerti improvvisati all'organo; un'amicizia che presto li porterà alla più grande avventura della loro vita: un viaggio fino a Luneburg, trecento km a piedi, quindici giorni nel cuore della Germania fra cime nbbiose, grandi foreste e suoni sconosciuti, tutti da scoprire. Lungo il cammino, Sebastian troverà il coraggio di seguire il proprio talento e trasformarsi nel celebre Bach, il primo compositore in grado di tradurre la melodia del mondo.
A metà fra biografia e romanzo di formazione, Sebastian è l'esordio letterario di uno fra concertisti più eclettici e originali di questi anni. Con amore e dedizione, Cesare Picco mostra al lettore un Johann Sebastian Bach (Eisenach, 1685 - Lipsia, 1750) inedito - colto nel momento di passaggio fra la primissima giovinezza e l’età adulta - e racconta una storia in cui l'amicizia e la musica si fondono con la magia delle “prime volte”.
Cesare Picco (Vercelli, 1969), pianista improvvisatore, clavicembalista, compositore e scrittore, ha cominciato a studiare pianoforte all'età di quattro anni e, a partire dal 1986, è autore di balletti, opere liriche, musica per il teatro e progetti speciali eseguiti in tutto il mondo.
Nella sua musica, tradizione e sperimentazione hanno lo stesso ruolo da protagonista. L'alfabeto musicale personale di C. Picco attraversa differenti generi musicali, portando all'ascoltatore la freschezza, l'intensità e la potenza di un pianismo molto forte, un profondo approccio spirituale e la leggerezza di accattivanti melodie.
Ha lavorato con celebri artisti quali Edmar Castaneda, Taketo Gohara, Nino Josele, Hajime Mizoguchi, Yukimi Nagano, Rajendra Prasanna, Naseer Shamma, Giovanni Sollima, Markus Stockhausen, ed artisti pop e rock italiani come Samuele Bersani, Andrea Bocelli, Giorgia, Luciano Ligabue, pacifico e molti altri.
Si è esibito nelle più importanti sedi internazionali, fra cui il Teatro Alla Scala di Milano, Auditorium Parco della Musica di Roma, Singapore Old Parliament, Hanoi Opera House, Tokyo Blue Note, Al Maidan Centre Kuwait City, Kolkata Tagore Centre, Baghdad National Theatre, Bangkok Macm Auditorium e festival come Delhi Jazz Festival, Tokyo Jazz Festival, Abu Dhabi Festival, Mantra Festival Madrid, Umbia Jazz. Eventi speciali con musica site-specific sono stati eseguiti al Venice Guggenheim Museum, Tokyo Hara Museum of Contemporary Art, Milano Hangar Bicocca, Whitney Museum New York.
Come compositore, ha scritto musica per solisti, ensemble di musica da camera ed orchestre come I Virtuosi Italiani, Solisti da camera di Berlino, Moscow State Symphony Orchestra.
Nel 2009 crea ed esegue lo spettacolo speciale Blind Date - Concert in the Dark, un live di pura improvvisazione in cui pianista e pubblico erano immersi nel buio assoluto. Ha scritto di musica su «Il Post» ed ha pubblicato il saggio Musica nel buio (2014).
Sebastian. Il viaggio che ha cambiato la vita e la musica di Johann Sebastian Bach, pubblicato da Rizzoli (Milano) nella collana “Rizzoli narrativa”, disponibile in libreria e online da ottobre 2019 e già presentato a Milano (14 ottobre 2019), Bologna (15 ottobre), Verona (29 ottobre), Cuneo (15 novembre), Ferrara (22 novembre) e Torino (26 novembre), è il suo primo romanzo.
Alessandro Poggiani
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