“Specchio delle mie brame” di Simon Blackburn

«Una dissertazione elegante e rigorosa, in cui Blackburn contrappone la sana soggettività alle smanie del narcisismo, sottolineando che il rispetto di se stessi è alla base del rispetto per gli altri» («Literary Review»)
«Un saggio ben scritto, divertente e ricco di splendide intuizioni. Blackburn ci offre anche un magnifico ritratto psicologico dei nostri leader, senza dubbio affetti da narcisismo» («The Independent»)
«Uno dei migliori divulgatori di filosofia»
«“Perché io valgo”… “Perché voi valete”… Non che prima fossi ignaro della vanità degli esseri umani, o di quella degli umani desideri. Ma c’era qualcosa di particolarmente sfacciato nello slogan sbandierato da L’Oréal, e io ho sentito il bisogno di affrontarlo e di capirlo. Era come uno spiraglio su un mondo più buio, più malvagio. Naturalmente non è altro che il mondo umano di oggi – spero non quello di sempre» (Simon Blackburn, Specchio delle mie brame. Pregi e difetti del narcisismo, Carbonio, Milano 2019)
Prendendo spunto dalle campagne pubblicitarie del gigante della cosmetica L’Oréal - dall’altezzoso slogan “Perché io valgo” (1971) alle successive rielaborazioni “Perché voi valete” e “Perché tu vali” del terzo millennio -, il filosofo Simon Blackburn intraprende un’interessante ricerca sull’ossessiva attenzione riservata all’io nell’epoca contemporanea.
La concentrazione sul sé, il disinteresse per ciò che non pertiene alla nostra sfera, l’invidia e l’avidità sono stati pienamente legittimati, evidenzia Blackburn, fino a ostacolare il senso del rispetto per gli altri e la capacità di provare compassione, diventando così l’ostacolo principale per un diffuso sviluppo etico e collettivo. Blackburn scrive anche di «rifiuto della reciprocità umana» e di “mercificazione delle persone”, ed è qui che il suo discorso diventa apertamente morale (ma anche politico): una società che si basa sull’ansia di autoaffermazione permette ai colossi dell’economia di sviluppare tecniche persuasive sempre più raffinate che fanno leva sulla paura dell’inadeguatezza.
Se l’io ha un peso così sproporzionato nelle nostre vite, lo specchio è un male da cui è bene tenersi alla larga, come le acque del laghetto dove amava riflettersi Narciso?
«Non sempre», risponde Blackburn. Affine a quella scuola analitica che cerca con logica modale o proposizionale di trattare temi etici e artefice della teoria morale del quasi-realismo, il brillante filosofo sostiene che, oltre agli aspetti deplorabili come arroganza e cecità nei confronti degli altri, il narcisismo abbia anche risvolti positivi – autostima, rispetto di sé – e che un sano equilibrio sia possibile, a condizione di imparare a dosar l’amor proprio. Attingendo al pensiero di Aristotele, Cicerone, Erasmo, Rousseau, Hume, Adam Smith, Kant e Iris Murdoch, attraversando culture ed epoche storiche, Blackburn esplora i complessi fenomeni che ruotano attorno al ‘sé’. Con un tono disteso e autoironico, compone una tesi dal respiro ampio, che si sposta con estrema disinvoltura dall’analisi di fenomeni attuali a quella di testi venerabili.
Un saggio complesso ma accessibile e godibile, che coinvolge il lettore curioso così come il filosofo, ed offre interessanti spunti di riflessione.
Simon Blackburn (Bristol, 1944), è filosofo del linguaggio ed ha insegnato per molti anni in varie Università (Oxford, Cambridge, North Carolina). Membro del Trinity College di Cambridge, della British Academy e del New College of the Humanities di Londra, è anche socio onorario della American Academy of Arts & Sciences ed è stato presidente della Aristotelian Society.
È autore di numerosi saggi tradotti in molte lingue, fra cui ricordiamo Pensa (2001), Essere buoni. Come sopravvivere in un mondo d’incertezze (2003), Lussuria (2006), Platone. Repubblica (2007), Le grandi domande. Filosofia (2010).
Specchio delle mie brame. Pregi e difetti del narcisismo di Simon Blackburn, pubblicato da Carbonio (Milano) nella collana “Zolle”, traduzione di Alberto Cristofori, è disponibile in libreria ed in e-book da settembre 2019.
Alessandro Poggiani
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