Tutto quello che avreste voluto sapere sul fundraising e...

L’autrice sa bene di cosa parla, dato che da anni si occupa di fundraising gestendo il Nonprofit Blog - tra i più attivi e consultati, vero punto di riferimento per i professionisti del terzo settore in Italia - e vincitrice dell’Italian Fundraising Award 2013.
Un’esperienza maturata sul campo, che dopo la condivisione on line trova nel volume una strutturazione dei contenuti più organica e funzionale. Ma chi è il fundraiser ? “Il fundraiser è il professionista che, all’interno di un’organizzazione, in particolare di terzo settore, ha il compito di reperire le risorse economiche utili per la realizzazione dei progetti di missione. Un fundraiser, quindi, raccoglie fondi. Ma non solo: si tratta di una figura nuova, articolata e trasversale, che sta andando connotandosi a seconda delle tipicità del Paese in cui si inserisce”, risponde l’autrice.
Se è vero che quella del fundraiser è una figura complessa e articolata, che necessita di trovare una dimensione definita, è altrettanto vero che il nuovo modello di welfare italiano e le difficoltà finanziarie in cui si trovano molti settori, ne fanno una delle professioni emergenti su cui si punterà da qui ai prossimi anni, nel nonprofit, nella pubblica amministrazione, nella politica e nella scuola.
Elena Zanella partendo dall’analisi di questa figura professionale emergente, a cui dedica la prima parte del libro, descrive con precisione, attraverso diversi dati statistici del terzo settore nello Stivale, il contesto in cui opera e determina alcuni strumenti utili per il suo lavoro, avvalendosi anche – nel 4° capitolo - della preziosa collaborazione di alcuni stimati “colleghi” quali Antonio Bonetti, esperto indipendente di sviluppo locale, di business/project planning e di politiche/ finanziamenti dell’UE; Massimo Coen Cagli, Direttore scientifico della Scuola di Roma Fundraising, e Raffaele Picilli moderatore del blog BeAFundraiser!.
“Oggi, leggendo Professione fundraiser si tocca con mano quanto, anche in Italia, il tema sia diventato una vera disciplina manageriale”, conferma nella prefazione Giangi Milesi, Presidente CESVI. Una disciplina che va bene inquadrata per non generare confusione e “pressapocatezza” (ndr) anche didatticamente grazie a una crescente offerta formativa, accademica e corsuale, in diverse università italiane o come la già citata Scuola di Roma Fundraising.
Secondo la definizione del 1999 di Hank Rosso - fondatore della prima scuola di fundraising al mondo - riportata nel volume :“Il fundraising non è la scienza della raccolta fondi ma è la scienza della sostenibilità finanziaria di una causa sociale”.
Sostenibilità e sociale sono due parole che negli ultimi anni hanno acquistato sempre più valore diventando i cardini dell’attività di molte imprese, non solo nel nonprofit. Come accennato, nella prima parte del suo libro Essere fundraiser, Zanella precisa la complessità della figura professionale, fornendo all’operatore e all’organizzazione un quadro dettagliato entro il quale collocare il ruolo del fundraiser e la raccolta fondi, attraverso analisi approfondite o più sintetiche come in decalogo delle caratteristiche “che devono contraddistinguere il fundraiser nel suo lavoro”. Nella seconda parte Saper fare fundraising l’autrice si dedica all’aspetto pratico e propone una serie di tecniche e strumenti grazie ai quali fare fundraising in modo integrato, ragionevole e su misura per la singola organizzazione.
Con un linguaggio diretto e ricco di esempi pratici tratti dall’esperienza personale, Professione fundraiser si rivolge sia a quanti, come freelance o già all’interno di un’organizzazione, intendano intraprendere questa carriera, che alle associazioni, enti ed altre onp per far comprendere quanto sia importante, per non dire determinante, inserire nel proprio staff questa figura professionale.
