Un colpevole in giuria, il romanzo di Ruth Burr Sanborn che rende il lettore un investigatore attivo

Questi ultimi sono chiamati a giudicare Karen Garetti, accusata di aver ucciso il suo amante Sebastian Como, contrabbandiere dell’epoca. Tuttavia la Vanguard, si accascia al suolo e dopo poco muore. I due omicidi saranno affidati alle indagini risolutive di Pitt e al suo assistente detective Brennon.
I due sono molto diversi. Se Pitt è il tipico mastino dell’investigazione, il detective Brennon si affida ad un’attenta e accurata osservazione dei dettagli, risultando fra i due, nonostante la fama del primo, il più brillante. La Vanguard, viene presentata come un personaggio negativo. La sua figura, infatti, privilegia gli interessi personali piuttosto che il bene della collettività. Il perbenismo ed il moralismo che la contraddistinguono la accompagnano fino all’ultimo istante della sua vita. A contrapporsi a tale negativo personaggio, troviamo la figura di Mrs Angeline Tredennick.
Il suo ruolo, è quello dell’investigatrice impertinente. La donna di mezz’età, loquace ed appassionata di investigazione, in qualche maniera, sembra rivendicare tutti coloro i quali hanno subito mortificazioni e soprusi da parte della matrona assassinata. Al contrario di Mrs Vanguard, la Tredennick non intende nuocere a nessuno, soprattutto a coloro i quali reputa innocenti. La verità, sembra trovare risoluzione proprio attraverso la sua curiosa indagine. La Tredennick sembra quindi essere la vera protagonista del romanzo. Tavolette di cioccolata e i suoi modi gentili, presentano un personaggio incline alla verità, ma anche profondamente dedito alla giustizia.
L’autrice sembra in qualche maniera giocare con i suoi lettori: ci sono infatti, indizi disseminati nel testo. È possibile divertirsi nello scoprire il colpevole, oppure lasciarsi cullare dolcemente verso la fine, affidandosi all’autrice. Il lettore/lettrice avrà quindi la possibilità di calarsi in maniera totale nel testo, lasciandosi coinvolgere da ogni elemento, sentendosi egli stesso/ella stessa in mezzo alla giuria.
Il testo è adatto a chi intende dare uno sguardo alla grande depressione americana ed al proibizionismo del secolo. E soprattutto è un libro dedicato agli amanti del giallo, che pagina dopo pagina, vedranno prender forma sotto i loro occhi una storia dove gli indizi sono disseminati lungo tutto il romanzo.
Un colpevole in giuria di Ruth Burr Sanborn, pubblicato da Edizioni le Assassine (Milano) nella collana “Vintage”, traduzione di Paola De Camillis Thomas, pp. 292, e 1° classificato all’8° Premio Letterario Festival Giallo Garda - 2022 (sezione “Romanzi editi tradotti”) - motivazione della giuria: Un classico delitto della stanza chiusa con la rilevante particolarità che la stanza è quella della giuria impegnata nella decisione di un processo su un altro caso di omicidio; un’indagine condotta in questo inusuale scenario con il sottofondo del “coro” dei commenti dei giurati, ciascuno con la propria caratteristica personalità; e, soprattutto, il contrasto fra la logica astratta degli investigatori ufficiali e quella, vincente, della giurata improvvisatasi indagatrice, nella concretezza del contributo esperenziale femminile che la sorregge - è disponibile in libreria e online da febbraio 2022.
https://edizionileassassine.it/prodotto/un-colpevole-in-giuria/
Alessandro Poggiani
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