Un ricordo di Vincenzo Cerami nell’anniversario della sua nascita

una scena di "La cena delle belve" di Vahé Katchà una scena di "La cena delle belve" di Vahé Katchà
Il grande scrittore e sceneggiatore romano, autore di opere quali “Un borghese piccolo piccolo”, “Amorosa presenza”, “Tutti cattivi”, “Ragazzo di vetro”, “La lepre”, “Fantasmi” e delle sceneggiature di film come “Un borghese piccolo piccolo” di Mario Monicelli, “Casotto”, “Il minestrone” e “Mortacci” di Sergio Citti, “Salto nel vuoto” di Marco Bellocchio, “Colpire al cuore”, “I ragazzi di via Panisperna” e Porte aperte” di Gianni Amelio, “Pianoforte” di Francesca Comencini, “Segreti segreti” di Giuseppe Bertolucci, “Figlio mio infinitamente caro....” di Valentino Orsini, “Tutta colpa del paradiso” e “Stregati” di Francesco Nuti, “La coda del diavolo” di Giorgio Treves, “Il viaggio di Capitan Fracassa” di Ettore Scola, “Il piccolo diavolo” e “La vita è bella” di Roberto Benigni e molti altri, avrebbe ottant’anni.

Nato a Roma nel 1940, a determinare la sua vocazione letteraria ed il suo interesse per il cinema contribuisce senz’altro l'incontro con Pier Paolo Pasolini (1922-1975), il quale fu suo professore di italiano alla scuola media “Francesco Petrarca” di Ciampino, dove Pasolini insegnò dal ’51 al ’53. Con Pasolini, negli anni Sessanta, lavorerà come assistente alla regia per Comizi d’amore (1964), Uccellacci e uccellini (1966) e La terra vista dalla luna (1967), episodio di Le streghe.

Come scrittore esordisce con il romanzo Un borghese piccolo piccolo (1975) - da cui due anni dopo verrà tratto il film omonimo diretto da Mario Monicelli ed interpretato da Alberto Sordi e Vincenzo Crocitti -, inquietante rappresentazione del potenziale di ottusa violenza che si può nascondere sotto le apparenze di una vita normale e nello stesso tempo priva di solidi fondamenti morali.

Negli anni successivi pubblica altri libri (Amorosa presenza - 1978 -, Tutti cattivi - 1981 -, Ragazzo di vetro - 1983 -,  La lepre - 1988 -,  Fantasmi - 2001) e raccolte di racconti (L'ipocrita - 1991 -,  La gente - 1993 -,  Fattacci: il racconto di quattro delitti italiani - 1997), che hanno confermato le sue doti di narratore teso a cogliere gli aspetti paradossali e grotteschi della realtà, o a rivelarne le trame scellerate.

Scrive anche versi (il poema narrativo Addio Lenin, 1977-1980 -1981), lavori radiofonici, commedie (Sua Maestà - 1986), testi per musica (Canti di scena: concerto di parole e musica – 1998), scritto in collaborazione con Nicola Piovani, soggetti e sceneggiature cinematografiche.

Fra le sceneggiature pubblicate, si ricordano quelle nate dalla sua collaborazione con Gianni Amelio (Colpire al cuore - 1996) e con Roberto Benigni (Johnny Stecchino - 1991 -, Il piccolo diavolo - 1996 -,  La vita è bella - 1998 -,  La tigre e la neve - 2005).

All'abile professionista della scrittura si deve anche il volume di Consigli a un giovane scrittore: narrativa, cinema, teatro, radio (1996). Si è cimentato anche con il fumetto (Olimpo S. p. a. - 2000), scritto in collaborazione con la disegnatrice Silvia Ziche.

Nel 2001 torna alla narrativa con Fantasmi e La trascrizione dello sguardo, saggio introduttivo a Per il cinema, un volume (Meridiano Mondadori) che raccoglie i soggetti e le sceneggiature di Pier Paolo Pasolini.

Nel 2007 scrive le parole della canzone Anna Magnani, che verrà musicata da Carmen Consoli e sarà presente nell’album di Adriano Celentano Dormi amore, la situazione non è buona.

Fra gli altri film di cui ha scritto la sceneggiatura ricordiamo El desperado (1967) di Franco Rossetti, Lo straniero di silenzio (1967) di Luigi Vanzi, E’ stato bello amarti (1968) di Adimaro Sala, L’odio è il mio Dio (1969) di Claudio Gora, Il pistolero dell’Ave Maria (1969) e Il pistolero cieco (1971) di Ferdinando Baldi, La prima volta sull’erba (1974) di Gianluigi Calderone, Difficile morire (1977) di Umberto Silva, Casotto (1977), Il minestrone (1981) e Mortacci (1989) di Sergio Citti, Salto nel vuoto (1980) di Marco Bellocchio, Desiderio (1983) di Anna Maria Tatò,  Pianoforte (1984) di Francesca Comencini, Segreti segreti (1985) e I cammelli (1988) di Giuseppe Bertolucci, Figlio mio infinitamente caro… (1985) di Valentino Orsini, Tutta colpa del paradiso (1985) e Stregati (1986) di Francesco Nuti, La coda del diavolo (1987) di Giorgio Treves, Qualcuno in ascolto (1988) di Falerio Rosati, I ragazzi di via Panisperna (1988) di Gianni Amelio, Porte aperte (1990), tratto dal libro omonimo di Leonardo Sciascia e diretto da G. Amelio,  Il viaggio di Capitan Fracassa (1990) di Ettore Scola.

 

Nel 2013 riceve il David di Donatello alla Carriera, poco prima della sua scomparsa, avvenuta a Roma nel luglio dello stesso anno. Pochi mesi avanti aveva curato la versione italiana di Le répas des fauves (La cena delle belve) di Vahé Katchà, da cui, negli anni Sessanta era stato tratto il film omonimo (1964, in Italia Il pasto delle belve), scritto dallo stesso V. Katcha insieme a Christian-Jaque, Henri Jeanson e Claude Marcy, diretto da Christian-Jaque ed interpretato da France Anglade, Francis Blanche, Antonella Lualdi, Claude Rich, Adolfo Marsillach, Dominique Paturel, Claude Nicot e Boy Gibert.

In Italia La cena delle belve verrà portato in scena nell’agosto 2017 al Festival di Borgio Verezzi (SV), con la regia di Julien Sibre e Virginia Acqua e le superlative performances di Marianella Bargilli, Francesco Bonomo, Maurizio Donadoni, Ralph Palka, Gianluca Ramazzotti, Giancarlo Ratti, Emanuele Salce e Silvia Siravo. Dopo esser andato in scena in vari teatri (il Goldoni di Bagnacavallo - RA -, il Teatro Nuovo San Giovanni da Udine a Udine, il San Rocco di Seregno - MB -, il Cinema Teatro Cristallo di Cesano Boscone - MI -, il Cinema Teatro San Giuseppe di Brugherio - MB -, il Cinema Teatro Astoria di Lerici - SP -, il Besostri di Mede - PV), nel febbraio 2019 lo spettacolo debutterà al Teatro Quirino con un meritatissimo en plein di pubblico e, nei mesi successivi, proseguirà la sua tournée in varie parti d’Italia (ricordiamo il Teatro Duse di Bologna, Il Teatro Della Corte a Genova, il Carcano a Milano).

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.