Arezzo, mostra fotografica su Manfredi con le immagini di Carlo Riccardi

Manfredi sul set del film "Il carabiniere a cavallo". Manfredi sul set del film "Il carabiniere a cavallo". Foto di Carlo Riccardi © Archivio Riccardi
La mostra fotografica su Nino Manfredi con le immagini dell’Archivio Riccardi alla prima edizione dell’International Police Award Arts Festival e al XXV Premio Apoxiomeno, l’unico riconoscimento nel mondo dato a personaggi dello sport, della cultura, della musica e dello spettacolo, che con la loro opera narrano la vita e le storie degli uomini in divisa.

Alle ore 12.00 presso il Centro espositivo “il Cassero”, si terrà l'inaugurazione della retrospettiva in onore di Nino Manfredi a cento anni dalla sua nascita Uno, nessuno, centomila Nino in divisa, dedicata al grande attore ciociaro, organizzata dall’International Police Association della Toscana e dal Comune di Monte San Savino (AR) ed in collaborazione con l'Archivio Riccardi di Roma.

Saranno presenti Luca Manfredi, figlio dell’artista, il Sindaco di Monte San Savino e le più alte cariche delle Forze dell’Ordine locali. La mostra ospiterà fotografie provenienti dall’Archivio Riccardi - uno fra maggiori archivi fotografici presenti in Italia, iscritto presso la Soprintendenza Archivistica del Lazio di Roma in qualità di Patrimonio di Interesse Nazionale - scattate a Manfredi da Carlo Riccardi (classe 1926), paparazzo per eccellenza negli anni d’oro del cinema italiano.

Immediatamente dopo verrà tagliato il nastro della mostra intitolata The Great Family: where life begins & love never ends, seguendo il tema del Festival - che quest’anno sarà la Famiglia - ideata e curata da Orazio Anania. Al centro il tutore dell’ordine, il suo modo di affrontare la vita, il suo rapporto con la famiglia, la spiritualità, i giovani, l’amore per il proprio lavoro e per la nazione che serve. Un’occasione unica per scoprire il lato inedito e umano dei tutori dell’ordine fotografati nei loro momenti più intimi, quelli del loro ritorno a casa in famiglia.

Ad interpretare questo mondo fatto di uomini e umanità hanno risposto con entusiasmo gli artisti Ugo Nespolo (presente all’inaugurazione), Fausto Nazer, Das Gius, Giuseppe Ulizio, Filippo Faruggia, Marco Monaldi, Ornella De Rosa, Antonio Mariella, Giacobbe Giusti, Sabino Sassaroli, Massimiliano Angeloni.

Entrambe le esposizioni rimarranno aperte fino a domenica 3 ottobre 2021.

Luca Manfredi, alle ore 18.30, si sposterà presso il Teatro Verdi di Monte San Savino, dove verrà presentato al pubblico il libro Un friccico de core, pubblicato da Rai Libri, scritto in occasione del centenario della nascita di N. Manfredi - che ricorreva lo scorso 22 marzo - , ed in cui Luca offre ai lettori uno scorcio differente, privato e intimo dell’artista a tutto tondo che fu suo padre, regalandoci un ritratto inedito e commosso. «Nino Manfredi», si legge nel risvolto di copertina, «è uno degli artisti italiani più grandi di sempre. Con i suoi cento e più film, per il grande e piccolo schermo, è riuscito a stupirci, emozionarci, farci ridere e commuoversi, entrando nelle case di tutti gli italiani con la naturalezza di un amico di famiglia. Aveva mille qualità, ma anche tante debolezze, fragilità e paure: un “impasto” complicato di ingredienti umani, che hanno plasmato l'attore, il marito, il padre e il nonno. Era un po’ come il pane casareccio della sua terra ciociara: compatto e saporito fuori, ma con tanti “buchi” nascosti al suo interno».

 A seguire verrà proiettato il documentario Uno, nessuno, cento Nino, prodotto da Ruvido Produzioni insieme con Sky Arte e Rai Cinema. Una serata ricca di aneddoti e particolari della vita intima di N. Manfredi. Il documentario, scritto e diretto dal figlio Luca, è un ritratto intimo ed affettuoso, impreziosito da divertenti aneddoti raccontati da N. Manfredi medesimo, dalla moglie, dai figli e dai nipoti, ed è arricchito dalle testimonianze di amici, registi e colleghi, fra i quali Elio Germano, Edoardo Leo, Massimo Ghini, Nancy Brilli, Enrico Brignano, Johnny Dorelli, Walter Veltroni, Massimo Wertmüller, Lino Banfi. Un affresco di vita ricco di moltissimi dettagli, sfumature, sottigliezze psicologiche ed introspezione. N. Manfredi non solo come artista, ma anche come marito, padre e nonno, in eterno conflitto con le sue fragilità e i suoi difetti.

La manifestazione ha ricevuto il riconoscimento dalla Direzione Generale Cinema del Ministero della Cultura quale evento di alto valore culturale ed è patrocinata dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Arezzo e dal Ministero dell’Interno.

Tutti gli eventi si svolgeranno ad ingresso gratuito - è necessaria la prenotazione - e nel pieno rispetto di tutte le norme anti Covid in vigore.