I fiori del male. Donne in manicomio nel regime fascista

La mostra, a cura di Annacarla Valeriano e Costantino Di Sante, nasce dalla volontà di restituire voce e umanità alle tante recluse ed emarginate dalla società dell’epoca. “Ci è sembrato importante – spiegano i curatori - raccontare le storie di queste donne a partire dai loro volti, dalle loro espressioni, dai loro sguardi in cui sembrano quasi annullarsi le smemoratezze e le rimozioni che le hanno relegate in una dimensione di silenzio e oblio”.
Alle immagini sono state affiancate anche le parole. Diari, lettere ma anche relazioni mediche che restituiscono l’insieme di pregiudizi che hanno alimentato storicamente la devianza femminile.
Il regime fascista ampliò infatti i contorni che circoscrivevano i concetti di emarginazione e di devianza e i manicomi finirono così con l’accentuare la loro dimensione di controllo e di repressione. Il manicomio è stato dunque, da un punto di vista storico, un osservatorio privilegiato attraverso il quale poter recuperare una parte fondamentale della nostra memoria e restituirla alla collettività.
La mostra, promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale Dipartimento Attività Culturali e Turismo, dall’Irsifar, è stata realizzata dalla Fondazione Università degli Studi di Teramo in collaborazione con ilDipartimento di Salute Mentale della Asl di Teramo e l’Archivio di Stato di Teramo.
Info: I fiori del male. Donne in manicomio nel regime fascista
14 settembre - 18 novembre 2016
Via San Francesco di Sales, 5 – Roma
Lun-ven ore 9.30-20.00
INGRESSO LIBERO
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