Il fotoreporter Rocchelli ucciso in Ucraina

La Farnesina, dopo quasi 12 ore di accertamenti e verifiche, ha confermato la notizia diffusa nella serata di sabato 24 maggio da alcune agenzie russe, secondo cui un giornalista italiano e il suo interprete russo, Andrey Mironov, erano stati uccisi da colpi d’arma da fuoco nel Donetsk, regione orientale dell’Ucraina.
Andrea “Andy” Rocchelli, trent’anni piacentino, lavorava per il collettivo fotografico Cesura.it, ed era da poco diventato padre di una bambina.
Rocchelli ha lavorato per la Grazia Neri Photo Agency. Nel 2008 a Pianello, sull’Appennino piacentino, ha fondato CesuraLab, un collettivo con altri quattro fotografi free lance. Dallo stesso anno ha incominciato a raccogliere una documentazione a 360° sull’Italia, documentando il fenomeno del ‘velinismo’ nella TV commerciale italiana, i seminari e la vocazione dei giovani preti, oltre a fatti di cronaca in Calabria. Dal 2009 Rocchelli ha avviato una documentazione fotografica sugli abusi sui civili negli stati del Caucaso, in Inguscezia, Cecenia e Daghestan.
Nel 2010 collaborando con Human Right Watch (Hrw), Andy ha raccontato la crisi etnica nel Kirghizistan del sud. Dal 2011 ha seguito la Primavera Araba in Tunisia e Libia. Al lavoro tra Mosca e Milano, Rocchelli ha collaborato con riviste e giornali nazionali e internazionali come Newsweek, Le Monde, The Wall Street Journal, Novaya Gazeta, Panorama e l’Espresso, oltre che a lavorare con ong. Il fotografo era in Ucraina insieme all’interprete Andrei Mironov, un dissidente russo che lavora per l’organizzazione Memorial, noto anche in Italia, e con cui il giornalista italiano ha realizzato – lo scorso 19 maggio – un servizio fotografico per la Novaja gazeta.
“Il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano - recita un comunicato del Quirinale – ha appreso con costernazione e dolore la notizia dell’uccisione del giornalista e fotografo italiano Andrea Rocchelli e del suo interprete Andrey Mironov nei pressi di Sloviansk, nell’Ucraina Orientale. L’uccisione di un operatore dell’informazione, nello svolgimento dei suoi compiti, richiama a tutti la tragedia che insanguina un paese a noi vicino anche in questi giorni così importanti per l’Europa”.
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