Inaugurata la mostra Archivi aperti sui lavoratori della Terra nel '900 a Spazio5

“Con questo progetto – ha detto Vincenzo Conso, Presidente della Fondazione Fai Cisl Studi e Ricerche – raccontiamo soprattutto il protagonismo delle donne: attraverso le immagini di raccoglitrici di olive, mondine, tabacchine, abbiamo voluto sottolineare il ruolo di queste lavoratrici con la certezza di contribuire alla conoscenza della storia del mondo del lavoro e della nostra identità, avvicinando i più giovani ad una riflessione sul lavoro di oggi. Ma il progetto – ha aggiunto Conso – è anche un omaggio al monito di San Giovanni XXIII, che nell’Enciclica Mater et Magistra, di cui è ricorso poco tempo fa il sessantesimo anniversario, mise l’accento sul fatto che i protagonisti dello sviluppo economico, del progresso sociale e dell’elevazione culturale degli ambienti agricolo-rurali devono essere gli stessi interessati, e cioè i lavoratori della Terra”.
L’esposizione, realizzata con il contributo della Regione Lazio, raccoglie una selezione di 50 immagini che raccontano il lavoro ed il movimento sindacale nel settore agricolo e del tabacco dagli anni ’50 agli anni ’90. Nello specifico, si narrano il lavoro femminile, i momenti di lotta e gli strumenti di comunicazione tramite volantini e manifesti digitalizzati ed anche l’esposizione degli originali di maggior pregio, sintesi del lavoro di schedatura, digitalizzazione e metadatazione del patrimonio archivistico della Fondazione Fai Cisl Studi e Ricerche, che gestisce e tutela l’Archivio Storico Fai Cisl e la Biblioteca Silvio Costantini.
All’inaugurazione sono intervenuti Onofrio Rota, Segretario Generale Fai Cisl; Aldo Carera, Presidente della Fondazione Giulio Pastore; Vincenzo Conso, Presidente della Fondazione Fai Cisl Studi e Ricerche e Giovanna Baldi, Responsabile dell’Archivio Storico Fai Cisl e Biblioteca Silvio Costantini.
Il prof. Aldo Carera, Presidente della Fondazione Giulio Pastore, ha omaggiato “il grande lavoro di ricerca svolto per arrivare ad una mostra come questa, che esprime l’impegno dell’organizzazione per salvaguardare le carte e la memoria che quelle carte testimoniano, per giungere a una valorizzazione che ha anche un pregio estetico, vista anche la bellezza di alcune immagini”.
“Il complesso archivistico raccolto – ha spiegato Giovanna Baldi, Responsabile dell’Archivio storico Fai Cisl – è costituito da 1300 faldoni, 400 supporti multimediali e un patrimonio fotografico di 10mila tra foto stampate, digitali e diapositive. Inoltre il nostro archivio è stato dichiarato dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio come interesse storico particolarmente importante: oggi la digitalizzazione avviata ci ha permesso di conservare i materiali, evitando che il patrimonio andasse in rovina, ma soprattutto consentendoci di fare divulgazione”.
A concludere la presentazione della mostra è stato Onofrio Rota, Segretario Generale della Fai Cisl: “la nostra Federazione – ha detto – ha intrapreso con l’Archivio storico un percorso doveroso per la memoria collettiva tramandando il significato di molte battaglie e conquiste sindacali ottenute al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori: con questa prima mostra abbiamo voluto aprire i nostri archivi e portarli a conoscenza di tutta la cittadinanza”.
L’esposizione sarà accessibile gratuitamente al pubblico fino a venerdì 10 febbraio dalle 10 alle 19 e sabato 11 febbraio dalle 15 alle 20.
In seguito, il progetto farà tappa anche a Latina, lunedì 13 febbraio, presso il Circolo Cittadino “Sante Palumbo” in Piazza del Popolo 2, dalle 9,30 alle 18 e a Viterbo, martedì 14 febbraio, nella Sala degli Almadiani in Piazza Martiri d’Ungheria, sempre con orario d’accesso dalle 9,30 alle 18.
Alle rispettive inaugurazioni, che si terranno alle 9,30, insieme a Rota, Conso e Baldi interverrà anche Antonio Macchia, docente di Storia delle Relazioni Internazionali presso l’Università di Teramo.