La mostra Donne & Lavoro di Carlo e Maurizio Riccardi inaugurata a Olevano Romano

Le immagini di Carlo Riccardi in una selezione di ventiquattro scatti documentano l’emancipazione femminile attraverso la quotidianità del lavoro, offrendo uno spaccato sociale delle donne alle prese con vari mestieri durante e dopo il periodo bellico.
Uno spaccato sociale dell’universo femminile: le immagini della mostra Donne & Lavoro documentano l’emancipazione femminile attraverso la quotidianità del lavoro: donne contadine, operaie, paracadutiste, gommiste, benzinaie, tassiste. Il lavoro affrontato con il sorriso, le donne con molteplici ruoli, madri, alle volte padri, che affrontano i cambiamenti presenti nei più diversi settori della vita quotidiana.
Ad accompagnare le foto di Carlo Riccardi, si aggiungono i più recenti scatti del figlio Maurizio, attualizzando e ponendo una sorta di metodo di confronto sulla storia delle donne lavoratrici. Quindi donne-poliziotto, donne-carabiniere, donne-magistrato, avvocatesse, grafiche, archeologhe, addette alla raccolta dei rifiuti, autiste d’autobus, di tram.... tutte nell’obiettivo di Maurizio Riccardi, per rendere omaggio all’universo femminile, a quelle ragazze che vivono il proprio mestiere con gioia e fatica, lontane dall’velinismo - oggi quanto mai attuale - e dalla voglia di “comparire” ad ogni costo.
Per completare tale progetto, visti i frequenti viaggi internazionali di Maurizio Riccardi, si è voluta adoperare una contrapposizione finale con vari scatti realizzati in Etiopia, in Mozambico e nella Repubblica Democratica del Congo: le lavoratrici di questi tre stati, nei loro colori e nella loro umiltà, con lo sguardo fisso in camera, abbracciano e sintetizzano il desiderio di quel riscatto umano oltre che sociale, abbattendo i confini nazionali e sottolineando l'importanza del ruolo della donna nella società moderna su una prospettiva universale.
Carlo Riccardi (1926) è il primo paparazzo della “Dolce Vita”. Amico di Ennio Flaiano, Federico Fellini e di Totò, ha raccolto in un grande archivio settant’anni di Storia italiana. I suoi scatti sono esposti in mostre permanenti a Pechino, Roma e San Pietroburgo. Negli anni Cinquanta fonda la rivista «Vip» e lavora per «Il Giornale d’Italia» e «Il Tempo». Ha documentato sei elezioni papali (Giovanni XXII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Francesco I, senza contare i numerosi scatti di Pio XII negli anni precedenti al 1958) ed ha pubblicato il libro fotografico Sophia Loren - Se mi dice bene (Armando, 2014) in omaggio agli ottant’anni dell’attrice.
Maurizio Riccardi (1960), fotografo, è direttore dell’Agenzia di documentazione fotografica Agr. Dirige l’Archivio Riccardi e opera su tutta la sfera della comunicazione multimediale. Fra le sue mostre Vita da Strega, sulla storia del più importante premio letterario italiano, e I papi santi. Ha pubblicato numerosi libri monografici tra cui I tanti Pasolini (Armando, 2015) e Gli anni d’oro del Premio Strega (Ponte Sisto, 2016). Nel 2011 ha dato vita alla galleria Spazio5, diventando in pochi anni punto di riferimento culturale a Roma.
L’Archivio Fotografico Riccardi, iscritto presso la Soprintendenza Archivistica del Lazio di Roma in qualità di Patrimonio di Interesse Nazionale, è formato da oltre tre milioni di negativi originali, che ritraggono altrettanti momenti più o meno noti della vita politica, sociale e di costume che hanno contraddistinto gli ultimi settant’anni di Storia italiana.
La selezione della mostra è stata curata da Giovanni Currado e Marino Paoloni per l’Archivio Riccardi in collaborazione con Istituto Quinta Dimensione e Agenzia Documentazione Fotografica AGR.
Alessandro Poggiani
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