La mostra Donne & Lavoro di Carlo e Maurizio Riccardi inaugurata a Olevano Romano

Operaie negli stabilimenti Voxon a Roma negli anni Cinquanta Operaie negli stabilimenti Voxon a Roma negli anni Cinquanta foto Carlo Riccardi
Si è svolta domenica 22 dicembre 2019 ad Olevano Romano (RM) l’inaugurazione della mostra fotografica di Carlo e Maurizio Riccardi “Donne & Lavoro”

Le immagini di Carlo Riccardi in una selezione di ventiquattro scatti documentano l’emancipazione femminile attraverso la quotidianità del lavoro, offrendo uno spaccato sociale delle donne alle prese con vari mestieri durante e dopo il periodo bellico.

Uno spaccato sociale dell’universo femminile: le immagini della mostra Donne & Lavoro documentano l’emancipazione femminile attraverso la quotidianità del lavoro: donne contadine, operaie, paracadutiste, gommiste, benzinaie, tassiste. Il lavoro affrontato con il sorriso, le donne con molteplici ruoli, madri, alle volte padri, che affrontano i cambiamenti presenti nei più diversi settori della vita quotidiana.

Ad accompagnare le foto di Carlo Riccardi, si aggiungono i più recenti scatti del figlio Maurizio, attualizzando e ponendo una sorta di metodo di confronto sulla storia delle donne lavoratrici. Quindi donne-poliziotto, donne-carabiniere, donne-magistrato, avvocatesse, grafiche, archeologhe, addette alla raccolta dei rifiuti, autiste d’autobus, di tram.... tutte nell’obiettivo di Maurizio Riccardi, per rendere omaggio all’universo femminile, a quelle ragazze che vivono il proprio mestiere con gioia e fatica, lontane dall’velinismo - oggi quanto mai attuale - e dalla voglia di “comparire” ad ogni costo.

Per completare tale progetto, visti i frequenti viaggi internazionali di Maurizio Riccardi, si è voluta adoperare una contrapposizione finale con vari scatti realizzati in Etiopia, in Mozambico e nella Repubblica Democratica del Congo: le lavoratrici di questi tre stati, nei loro colori e nella loro umiltà, con lo sguardo fisso in camera, abbracciano e sintetizzano il desiderio di quel riscatto umano oltre che sociale, abbattendo i confini nazionali e sottolineando l'importanza del ruolo della donna nella società moderna su una prospettiva universale.

Carlo Riccardi (1926) è il primo paparazzo della “Dolce Vita”. Amico di Ennio Flaiano, Federico Fellini e di Totò, ha raccolto in un grande archivio settant’anni di Storia italiana. I suoi scatti sono esposti in mostre permanenti a Pechino, Roma e San Pietroburgo. Negli anni Cinquanta fonda la rivista «Vip» e lavora per «Il Giornale d’Italia» e «Il Tempo». Ha documentato sei elezioni papali (Giovanni XXII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Francesco I, senza contare i numerosi scatti di Pio XII negli anni precedenti al 1958) ed ha pubblicato il libro fotografico Sophia Loren - Se mi dice bene (Armando, 2014) in omaggio agli ottant’anni dell’attrice.

Maurizio Riccardi (1960), fotografo, è direttore dell’Agenzia di documentazione fotografica Agr. Dirige l’Archivio Riccardi e opera su tutta la sfera della comunicazione multimediale. Fra le sue mostre Vita da Strega, sulla storia del più importante premio letterario italiano, e I papi santi. Ha pubblicato numerosi libri monografici tra cui I tanti Pasolini (Armando, 2015) e Gli anni d’oro del Premio Strega (Ponte Sisto, 2016). Nel 2011 ha dato vita alla galleria Spazio5, diventando in pochi anni punto di riferimento culturale a Roma.

L’Archivio Fotografico Riccardi, iscritto presso la Soprintendenza Archivistica del Lazio di Roma in qualità di Patrimonio di Interesse Nazionale, è formato da oltre tre milioni di negativi originali, che ritraggono altrettanti momenti più o meno noti della vita politica, sociale e di costume che hanno contraddistinto gli ultimi settant’anni di Storia italiana.

La selezione della mostra è stata curata da Giovanni Currado e Marino Paoloni per l’Archivio Riccardi in collaborazione con Istituto Quinta Dimensione e Agenzia Documentazione Fotografica AGR.

 

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.