La mostra “Donne&Lavoro” inaugurata al Museo della Civiltà Contadina a Roviano

una ragazza pilota da corsa al Rally di Montecarlo 1956 una ragazza pilota da corsa al Rally di Montecarlo 1956 foto Carlo Riccardi
Si è svolta con grande affluenza di pubblico sabato 22 aprile 2017 a Roviano - a circa cinquanta km ad Est di Roma, sulle verdi colline della Valle dell’Aniene - l’inaugurazione della mostra fotografica “Donne&Lavoro", a cura dell’Archivio Fotografico Riccardi.

“La cultura è come una pianta che cresce e va avanti da sola. Ha bisogno solo di un po’ di amore”. Le parole del grande fotografo Carlo Riccardi, insieme all’ottimo intervento del professor Alberto Manodori Sagredo (il quale ha illustrato il lungo percorso tracciato del lavoro femminile da fine Ottocento/inizio Novecento fino ai giorni nostri), docente di Storia della Fotografia presso l’Università di Roma Tor Vergata, risuonano nella splendida cornice del Castello Brancaccio, già casa del Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene.

I visitatori hanno avuto la possibilità di compiere un viaggio attraverso le immagini di Carlo Riccardi, che documentano uno spaccato sociale del lavoro femminile dagli anni dell’immediato dopoguerra (1946-51): benzinaie, contadine, gommiste, operaie, paracadutiste, tassiste. Il lavoro affrontato con il sorriso, le donne con molteplici ruoli, madri alle volte padri, che affrontarono con coraggio i cambiamenti nei più differenti settori della vita quotidiana.

Ad accompagnare le foto di Carlo Riccardi si aggiungono i più recenti scatti (2009-2011) del figlio Maurizio, attualizzando e ponendo una sorta di metodo di confronto sulla storia delle donne lavoratrici. Troviamo pertanto archeologhe, avvocatesse, direttrici d’orchestra, grafiche, magistrate, poliziotte. Tutte colte dall’obiettivo di Maurizio Riccardi, per rendere omaggio all’universo femminile, a quelle donne che vivono il proprio mestiere con gioia e fatica, lontane anni luce dall’ ora quanto mai attualissimo velinismo e dal desiderio di “apparire” ad ogni costo.

Tutte le foto di Donne&Lavoro - sia quelle di Carlo sia quelle di Maurizio Riccardi - provengono dall’Archivio Fotografico Riccardi, fondato da Carlo Riccardi nel 1952.

A completare tale progetto, visti i frequenti viaggi internazionali di Maurizio Riccardi, la mostra opera una contrapposizione con numerosi scatti realizzati in Africa: in Etiopia, in Mozambico e nella Repubblica Democratica del Congo. Le lavoratrici di questi tre Paesi, nei loro colori e nella loro umiltà, con lo sguardo in camera, abbracciano e sintetizzano perfettamente quel desiderio di riscatto umano - nonché sociale - abbattendo i confini nazionali e sottolineando l’importanza del ruolo della donna nella società moderna in una prospettiva universale.

Al convegno di apertura, oltre a Carlo Riccardi ed al professor Alberto Manodori Sagredo, sono intervenuti Sandro Ceccarelli (Sindaco di Roviano), Emiliano Migliorini (Direttore del Museo della Civiltà Contadina), Fabio Grisanti (Presidente di Roviano Fotografia)

Gli interventi, moderati da Sarah Innocenzi (Consigliera delegata alle politiche sociali di Roviano) sono stati arricchiti dalle letture e dalle interpretazioni di alcune poesie (La mondina di Pina Trovarelli - letta sia in veneto sia in italiano -, E così scorre la vita di Anna Colussi, L’acrobata di Patrizia Cimarra, La sarta di Daniela Emmi, Un giorno al call center di Francesca Pellegrino, La donna e il lavoro femminile di Tiziana De Felice, Ennod di Francesca Cortese, Carlotta e le altre di Chiara Passarella, Di chi è la scopa? Di Luana Cardarilli) da parte dell’Associazione NOI LILITH - Gruppo Donne di Castel Madama e Ciciliano, che opera sul territorio con l’obiettivo di combattere la contro la violenza di genere e a difesa dei valori e dei saperi femminili.

Al termine del convegno, attraverso una visita (guidata da Michela Moltoni, Delegata alla cultura del Comune di Roviano) dell’area etnoantropologica e di quella archeologica, i partecipanti hanno avuto la possibilità di scoprire le bellezze del Museo della Civiltà Contadina.

Ad ulteriore conferma e dimostrazione del fatto che nella Provincia di Roma (ma ovviamente lo stesso discorso è valido anche per altre zone del Lazio e d’Italia) esistono numerosi centri di piccole dimensioni che meriterebbero senz’altro di essere (ri)scoperti e riscattati dal “dimenticatoio” in cui troppo spesso vengono relegati, e in cui, se lo si vuole davvero, è possibile - nonché doveroso -, ideare, organizzare e portare avanti eventi (indipendentemente dal fatto che si tratti di incontri, presentazioni di libri, dibattiti o, come nel caso di Donne&Lavoro, mostre fotografiche) e progetti di cultura che a volte, ben lungi dall’avere scarso rilievo (come talvolta si vorrebbe far credere), hanno grande riscontro, a volte anche al di là delle più ottimistiche previsioni.

“Una piccola pianta che cresce e può andare avanti da sé. Ha bisogno solo di un po’ di amore”. La mostra rimarrà allestita presso il Castello Brancaccio di Roviano fino alla seconda metà di maggio 2017.  

Info: +39 0774 903023 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.

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