L'ultimo saluto al grande Carlo Riccardi

L'ultimo saluto al grande Carlo Riccardi
Carlo Riccardi, pittore e fotografo, venuto a mancare il 13 dicembre 2022, è stato ricordato sabato 14 gennaio 2023 nella sua amata Olevano, paesino d'origine che ha portato nel cuore, oltre che su infinite tele, fino alla fine.

In mattinata, in presenza di autorità, amici, parenti e gente comune venuta da tutta Italia, Riccardi è stato salutato e i suoi resti, riposti con fotocamera e pennello, al cimitero comunale di Olevano Romano.

Successivamente presso l'ex frantoio Bonuglia in Via Roma, sempre a Olevano, è stata aperta ed è stato possibile visitare la mostra fotografica permanente a lui dedicata: "Carlo Riccardi da Olevano Romano alle prime pagine di tutto il mondo". La mostra introdotta co i ricordi di diversi amici e parenti di Riccardi si è conclusa con il conferimento del Premio "Age quod agis" da parte dell'associazione Dies allo stesso Riccardi.

Carlo Riccardi (1926-2022) è stato il primo paparazzo della Dolce Vita che ha iniziato a fotografare in via Veneto già negli anni '40. La sua vita è sempre stata legata al mondo dell’arte, prima come ritoccatore di foto, che colorava anche, poi come amico dei grandi pittori dell’epoca: Guttuso, De Chirico, Monachesi… e di personaggi come Ennio Flaiano, Federico Fellini e Totò. Negli anni Cinquanta ha lavorato per “Il Giornale d’Italia” e “Il Tempo”, ha aperto la galleria Scalette rosse (oggi Spazio 5) e ha creato la rivista Vip. Nella sua lunga carriera ha documentato sei elezioni papali e ha raccolto in un grande archivio settant’anni di Storia italiana. È stato segretario generale del Sindacato Artisti della CISL e fondatore del movimento artistico Quinta Dimensione. Pittore lui stesso, è autore delle Maxitele, stoffe dipinte che superano i cento metri di lunghezza.

La sua eredità, concessa a tutti noi, è composta da oltre tre milioni di negativi che raccontano le mutazioni del nostro recente passato e da infiniti dipinti che rappresentano la realtà che va oltre quello che l'autore stesso riusciva a fotografare. Un mix di informazioni preziose che necessitano di studio, di cura e rivalutazione per capire meglio il passato e costruire insieme, come Riccardi stesso auspicava, un futuro migliore per tutti.