Se ne va Douglas Kirkland. Addio al leggendario fotografo di scena di oltre 60 anni di cinema

Douglas Kirkland nel 2019 alla Festa del Cinema di Roma Douglas Kirkland nel 2019 alla Festa del Cinema di Roma foto Maurizio Riccardi
È morto a Los Angeles all’età di ottantotto anni il grande fotografo canadese Douglas Kirkland.

«Ho immaginato la mia vita e poi l’ho vissuta. Le mie immagini raccontano la storia di un sognatore con in mano una macchina fotografica. Come un ragazzo, ho continuamente colto l’attimo. Per me la fotografia ha sempre significato immaginare e interpretare le persone, i luoghi e gli eventi. Il mondo lo capisco meglio con una macchina fotografica» (Douglas Kirkland)

Nato a Fort Erie - in Canada, nella regione dell’Ontario - nell’agosto, comincia la sua carriera di fotografo nel 1955 come assistente di Irving Penn, ed entra a far parte dello staff di «Look Magazine» nel 1958 - nel ’61 diventa famoso con le foto di Marilyn Monroe (1926-1962) scattate per il venticinquesimo anniversario della rivista - e di «Life Magazine» nell’epoca d’oro del fotogiornalismo degli anni Sessanta e Settanta. In contemporanea, collabora con altre importanti riviste internazionali, fra cui «The London Sunday Times Magazine», «The New York Times Magazine», «Town & Country», e molte altre.

A partire dall’inizio degli anni Sessanta ha ricevuto più di duemila incarichi ed ha fotografato oltre seicento grandi celebrità (fra le quali Marilyn Monroe, Romy Schneider, Audrey Hepburn, Mick Jagger, Sting, Morgan Freeman, Orson Welles, Andy Warhol, Oliver Stone, Mikhail Baryshnikov, Leonardo Di Caprio, Coco Chanel, Marlene Dietrich, Brigitte Bardot, Judy Garland, Elizabeth Taylor, Sophia Loren, Catherine Deneuve, Michael Jackson, Paris Hilton, Diana Ross)

Ha lavorato sui set di oltre centocinquanta film, fra cui ricordiamo Tutti insieme appassionatamente (1965) di Robert Wise, 2001: Odissea nello Spazio (1968) di Stanley Kubrick, Butch Cassidy (1969) di George Roy Hill, La febbre del sabato sera (1977) di John Badham, La scelta di Sophie (1982) e La mia Africa (1985) di Sydney Pollack, Titanic (1997) di James Cameron, Moulin Rouge! (2001) e Australia (2008) e Il Grande Gatsby (2013) di Baz Luhrmann, The 33 (2015) di Patricia Riggen.

Fra le sue numerose pubblicazioni, Freeze Frame: 5 Decades/50 Years/400 Photographs, Icons; Legends and Douglas Kirkland - A Life in Pictures, Freeze Frame - Second Cut e Physical Poetry Alphabet.

Le sue fotografie sono state esposte in tutto il mondo e fanno parte delle collezioni permanenti di importanti istituzioni museali come la National Portrait Gallery di Londra, la National Portrait Gallery di Canberra, lo Smithsonian Museum di Washington, la Eastman House di Rochester - nello stato di New York - lo Houston Center for Photography, il Lumière Brothers Photography Centre di Mosca, la Galleria di Arte Moderna di Brisbane, l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences e l’Annenberg Space for Photography di Los Angeles.

Nel corso della sua lunga ed intensa carriera, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, fra cui un LUCIE Award for Outstanding Achievement in Entertainment Photography, The Golden Eye of Russia, Lifetime Achievement Award from CAPIC in Canada. Ha tenuto conferenze presso la Smithsonian Institution, l'AFI Conservatory di Hawaii e Los Angeles, l'Art Center College of Design di Pasadena e i Kodak Center di Hong Kong, Singapore e Taiwan.

Nel 2011 l’American Society of Cinematographers ASC lo ha insignito del prestigioso President’s Award. Tre anni dopo, nel 2014, Photo LA lo ha onorato per il suo contributo alla Fotografia. Nell’estate 2015 ha ricevuto il Nastro d’Argento, premio speciale, al Taormina Film Festival.

Due anni dopo, nel settembre 2017 il consolato generale canadese di Los Angeles gli ha conferito il premio di eccellenza in riconoscimento dei risultati eccezionali raggiunti nel corso della sua vita. Nel 2019 è stato ospite della XIV edizione della Festa del Cinema di Roma.

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.