Il dibattito presso il MACRO, museo d’arte contemporanea di Roma, si concentrerà su aspetti importanti del metodo di ricerca integrato tra salute e patrimonio. Tenendo appunto presente l’“arte batterica” di Sabine Kacunko e facendo riferimento alla rete di ricerca che sta emergendo quale parte del suo lavoro artistico e collaborativo, saranno discusse ipotetiche contraddizioni tra patrimonio culturale e naturale e questioni di salute. L’incontro affronterà temi quali la sostenibilità, le strutture ecologiche e i modelli sociali, richiamando l’attenzione su quello che probabilmente è il luogo più iconico del patrimonio culturale e naturale del mondo, il Colosseo a Roma.
Attraverso l’illuminazione della parte nord-ovest più esposta del Colosseo, con un’enorme proiezione live dei suoi abitanti più piccoli - i batteri - Sabine Kacunko persegue l’intenzione di “ri-trasmettere” la visibilità dell’oggetto scelto e iniziare il suo processo di guarigione. Il più grande anfiteatro del mondo diventa così, in base allo scopo artistico, un modello con un potenziale strategico per promuovere e dare origine alla cooperazione interdisciplinare, al fine di approfondire l'impatto congiunto sulle società e il loro patrimonio naturale e culturale comune.
Fornendo ponti metodologici e casi esemplari, l’iniziativa Micro-Human di Sabine Kacunko contribuisce all’ambizione congiunta con quella della rete emergente Big Bacteria di far avanzare la risorsa “transitoria” tra le Arti e le Scienze - “Micro-Umanità”. Costruendo una rete Big Bacteria mette insieme una vasta gamma di discipline per affrontare la proverbiale diversità, varietà, ubiquità e altri superlativi ben noti dei batteri.
Integrando l'approccio della cultura visiva con quello basato sulla cultura materiale, il crescente impatto e la comprensione delle non umane agenzie, aggregati, colonie e materiali, richiede una discussione ponderata sulle convergenze e i ponti tra la ricerca nel campo della salute e del patrimonio, che, con una sobria espressione, si può esprimere in poche parole con lo slogan del dibattito: “Grandi Batteri per Micro Umani”.
Per maggiori informazioni: Museo MACRO