Al Teatrosophia l'incontro con Theo Allegretti

Il documentario, realizzato dalla videomaker Julia Pietrangeli, verrà proiettato nel corso della serata. Esso delinea un profilo del pianista e performer, per tentare di carpire e restituire al fruitore uno spaccato della sua personalità e attività artistica. Interverranno il filosofo e scrittore Lucio Saviani e la coreografa performer Maria Borgese.
Durante la serata in programma anche un’esibizione dal vivo dello stesso Allegretti che, senza mai abbandonare le peculiarità del suo linguaggio espressivo, volto alla composizione istantanea e all’improvvisazione intuitiva, eseguirà alcuni brani tratti dalla sua copiosa produzione. Le musiche da lui composte e interpretate, caratterizzate da una narrazione intima e sofisticata, condurranno i partecipanti in luoghi naturalistici di grande suggestione che evocano atmosfere visionarie, poetiche e meditative.
In ambito discografico, Flow Signs (Monkey Records/Oak-Editions, 2013) rappresenta la cristallizzazione dell’approccio che vede Theo Allegretti affrontare al pianoforte un momento profondo di abbandono alla dimensione onirica come in un flusso di coscienza, del quale l’attuale progetto Flowing Visions è la consacrazione.
Memorie del Principio (Dodicilune/Ird 2016) trae ispirazione da alcuni frammenti dei primi filosofi della storia, vissuti in Grecia tra il VI e V sec. a.C., come fosse un viaggio volto a scoprire le origini del pensiero filosofico. La ricerca del “principio” di tutte le cose è un’eredità greca giunta fino a noi, che ha lasciato un segno profondo nella nostra cultura mediante le diverse concezioni di “cosmologia”, in un legame abissale tra natura, pensiero razionale e mitologia.
Theo Allegretti pianista, compositore e improvvisatore si colloca nel contesto dell’ambient-jazz contemporaneo, ricercando un linguaggio personale che, attraverso la commistione e la rielaborazione di diversi generi e l’uso di sonorità evocative, si rivela in una sorta di “espressionismo spirituale”. Parte fondante del suo pianismo risiede nella composizione istantanea e nell’improvvisazione intuitiva.
Nel corso degli anni si cimenta in collaborazioni e composizioni di varia natura, realizzando jingles, arrangiamenti, musiche per radio-tv e teatro ed esibendosi in solo, in recital di poesia, teatro-musica e danza, in diversi ensemble nonché con la confluenza di altre arti. Il suo reading-concerto Memorie del Principio, basato su testi dei Presocratici, dal 2014 viene presentato in diverse rassegne, diviene uno spettacolo di teatro-danza e un disco in piano solo pubblicato dall’importante etichetta jazz italiana Dodicilune (2016), ottenendo ottimi riscontri dalla critica come il riconoscimento dalla prestigiosa rivista «Jazzit», Jazzit likes it. Tra le diverse collaborazioni in atto, oltre a quelle in ambito teatrale, particolare interesse suscita il progetto Deep Breath, con il poliedrico e virtuoso flautista classico-contemporaneo di fama internazionale Andrea Ceccomori.
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