Jovanotti: dallo stadio Olimpico al Teatro Valle
E’ stata una tre giorni molto intensa quella di Jovanotti, iniziata venerdì 8 con la prima data romana dell’ Ora tour e terminata ieri sera con un concerto a sorpresa e gratuito al Teatro Valle occupato.
Dopo l’enorme successo delle due tappe romane allo Stadio Olimpico di venerdì e sabato, Lorenzo Cherubini ha voluto portare un messaggio al teatro Valle di Roma - occupato ormai da 26 giorni - «perché con questo teatro la cultura rimanga un bene comune». Un insolito Jovanotti acustico che domenica pomeriggio ha voluto regalare un concerto gratuito agli occupanti e ai simpatizzanti del Teatro Valle, un concerto inaspettato e molto gradito che è stato trasmesso in diretta sia sul sito degli occupanti che sullo schermo dell’ex Cinema Palazzo – Sala Vittorio Arrigoni, altro spazio occupato nel quartiere San Lorenzo.
Se le serate allo stadio Olimpico sono state caratterizzate da una scenografia emozionante e viva, ricca di luci, colore, tecnologia ed “energia”, il concerto di ieri sera è stato invece completamente diverso, a partire dal fatto che si è svolto in un teatro. Alla fine dell’esibizione Jovanotti ha voluto accanto a sé Elio Germano, uno degli attori più attivi nella difesa del Teatro Valle, tanto da essere definito dallo stesso cantante il «Che Guevara del teatro».
Tre concerti sold out (anche quello a sorpresa), tra canzoni del suo ultimo album Ora e successi del passato. Tre splendide serate trascorse in compagnia di un cantante eccezionale, allegro, divertente e sempre vicino alle realtà sociali del nostro paese. Durante la prima data ha voluto ricordare, oltre a sua madre e suo fratello, il giovane Vittorio Arrigoni –reporter, scrittore e attivista in Palestina ucciso tre mesi fa- dedicandogli la canzone “La notte dei desideri” al grido di «Restiamo Umani» e sulle immagini delle recenti rivolte nord africane.
Trentanove tappe nei principali stadi italiani, tutte ad impatto zero: Enel ricompenserà infatti le emissioni inquinanti del tour, piantando 12mila alberi per un progetto di riforestazione in Camerun.
Silvia Preziosi
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Giovanni Currado
Giornalista e fotografo, autore di diversi reportages in Asia e Africa. Responsabile dello studio dell'immenso archivio fotografico Riccardi e curatore della collana "Fotografici" per Armando Editore.
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