Omaggio a Tadd Dameron per “La Voce di Ogni Strumento” a Grosseto

Omaggio a Tadd Dameron per “La Voce di Ogni Strumento” a Grosseto
Si svolgerà domenica 9 dicembre 2018 alle 17.30 al Teatro degli Industri di Grosseto l’omaggio a Tadd Dameron di Dado Moroni, Stefano “Cocco” Cantini, Ares Tavolazzi e Roberto Gatto.

Suona jazz il prossimo appuntamento della rassegna La Voce di ogni Strumento. Sul palcoscenico del teatro grossetano salirà infatti un quartetto tutto italiano formato da nomi molto noti sulla scena jazz internazionale: Dado Moroni al pianoforte, Roberto Gatto alla batteria, Stefano “Cocco”Cantini al sassofono ed Ares Tavolazzi al contrabbasso tributeranno il loro omaggio al grande Tadd Dameron (1917-1965).

Come ogni anno, la direzione artistica di Gloria Mazzi - nell’ambito della stagione realizzata con il patrocinio e la collaborazione del Ministero della Difesa, la Provincia di Grosseto, il Comune di Grosseto, la Proloco di Grosseto, il Savoia Cavalleria, il Centro Militare Veterinario, il 4°Stormo Caccia Intercettori, il Lions Club Grosseto Aldobrandeschi, il Pasfa, Soroptimist, AscomConfConfcommercio, la Camera di Commercio Maremma e Tirreno, la Fondazione Grosseto Cultura e Agimus - inserisce in cartellone un concerto jazz offrendo così un’occasione unica per ascoltare importanti artisti impegnati in progetti particolari.

Il concerto tributa un omaggio a Tadd Dameron, pianista, compositore ed arrangiatore, definito come «uno dei padri fondatori del jazz moderno». La definizione è del suo biografo, Paul Combs, ma riflette perfettamente l’importanza che l’attività artistica di Dameron ha rivestito nella storia e nell’evoluzione del linguaggio jazzistico.

Alcune fra le sue composizioni (Hot House, Ladybird, Our Delight e If You Could See Me Now, solo per citare alcuni titoli) son divenute degli standard apprezzati ed eseguiti di frequente.

Tadd Dameron lavorò con musicisti come Count Basie, John Coltrane, Miles Davis, Dizzy Gillespie, Fats Navarro, Artie Shaw e molti altri. Abbracciò il nuovo linguaggio del bebop introducendovi elementi del tutto originali, con un nuovo senso della forma e soprattutto caratterizzando i suoi pezzi per una spiccata propensione lirico-melodica e per le raffinate elaborazioni armoniche.

Celebre è la frase «C'è abbastanza bruttezza nel mondo. Sono interessato alla bellezza, che gli viene attribuita. Un’affermazione che descrive perfettamente l’universo musicale di Dameron. La sua vicenda umana fu breve, in quanto morì all’età di quarantotto anni. Tuttavia il lascito di questo artista fu immenso ed influenzò moltissimi fra i musicisti jazz che vennero dopo di lui.

Un grande ritorno quello di Stefano “Cocco” Cantini a La Voce di ogni Strumento. Il sassofonista, presenza fissa già da alcuni anni al festival, anche nell’edizione 2018-19 porta in scena il grande jazz per il consueto concerto prenatalizio de La Voce di ogni Strumento e lo fa con questo progetto che include Dado Moroni, uno fra i migliori pianisti jazz in circolazione, Ares Tavolazzi, contrabbassista che ha collaborato con i nomi più importanti del jazz internazionale e Roberto Gatto, batterista di fama mondiale.

La Voce di ogni Strumento devolverà parte del ricavato delle vendite dei biglietti alle Associazioni AVIS, ADMO, AISM, La Farfalla ed AIPAMM.

 

 

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.

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