Per Elisa: a Grosseto un concerto benefico per il 250° anniversario della nascita di Beethoven

Nell'ambito della Stagione Musicale La voce di ogni strumento, giunta alla decima edizione, l'evento, realizzato in collaborazione con il Comune di Grosseto e patrocinato dal Ministero della Difesa, regalerà al pubblico emozioni legate ad una delle composizioni più amate in tutto il mondo.
L'amatissima Per Elisa (Für Elise) è una breve composizione per pianoforte scritta da Ludwig van Beethoven nel 1810 e fa parte delle venticinque bagatelle, brevi pezzi per pianoforte, composte da Beethoven in vari periodi. Poiché non è mai esistita nella vita del compositore nessuna Elisa, l’ipotesi più accreditata vuole che originariamente il brano fosse dedicato a Therese Malfatti von Rohrenbach zu Dezza; di recente, lo studioso berlinese Klaus Martin Kopitz ha ipotizzato che, ad ispirare il celebre compositore, sia stata Elisabeth Röckel, cantante tedesca spesso nota anche come Elise. E c’è anche chi sostiene che non fu Beethoven a scrivere Per Elisa.
L’intenzione dello spettacolo che andrà in scena domenica è quello indagare il ruolo delle donne e dell’amore nella vita di Beethoven. Sulla complessa personalità del celebre compositore si è tanto scritto. Si sa anche che non si sposò mai, malgrado il sentimento, spesso non ricambiato, che lo ha legato a numerose donne. Per comprendere meglio quanto per lui fosse importante l’amore verso una donna ci affideremo anche alle parole stesse del compositore: la Lettera all’immortale amata è un documento manoscritto, ritrovato in un mobiletto della sua stanza pochi giorni dopo la sua morte, datato tra il 6 e il 7 luglio 1812. Si tratta di tre lettere che Beethoven scrisse ad una donna amata, che ricambiava il suo amore. Chi fosse questa donna è uno dei grandi misteri della sua vita. Due emeriti studiosi, Massin e Maynard Solomon, ipotizzano di identificare l’“amata immortale” con Joséphine von Brunsvik o Antonia Brentano, ma il piccolo ritratto ritrovato accanto al manoscritto non corrisponderebbe a nessuna delle due donne. Chi era dunque la misteriosa “immortale amata” resta e resterà un grande e avvincente mistero.
«Credere fermamente che la musica sia uno dei canali privilegiati per la comunicazione è un argomento ormai assodato, crederci in questo momento e impegnarsi a organizzare attività ed eventi lo è ancor di più. Domenica daremo voce a Beethoven, grandissimo compositore nei 250 anni dalla sua nascita con un grande repertorio classico e con un’attrice straordinaria che ci farà entrare nel mondo di Ludwig, un mondo fatto di note, di suoni, di amori e molto altro», ci spiega Gloria Mazzi, Direttore Artistico della manifestazione.
Nei corridoi del Teatro Moderno sarà possibile ammirare gli elaborati cartacei, realizzati con tecniche grafiche e pittoriche, liberamente tratti da un ritratto ottocentesco di Beethoven eseguito dal pittore tedesco Karl Stieler nel 1820. Autori gli allievi della 1B e 2A del Liceo Artistico del Polo Bianciardi, con la guida del professor Daniele Govi.
Anche quest’anno la Stagione Musicale donerà tutto il ricavato, al netto delle spese, alle Associazioni beneficiarie del nostro operato, in particolare: AISM, ADMO, AVIS, AIPAMM, La Farfalla e Compassion.
Lo spettacolo si svolgerà nel pieno rispetto delle norme anti-covid, in linea con le ultime disposizioni in materia di organizzazione eventi.
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